Aumento delle pensioni minime fino a seicento euro, decontribuzione delle assunzioni a beneficio degli under 35, proroga del credito d'imposta per le Zes (zone economiche speciali), in modo da favorire gli investimenti e lo sviluppo economico, e bonus Mezzogiorno per creare posti di lavoro nelle zone del Sud Italia. Sono alcuni dei capitoli su cui è in arrivo un maximendamento del governo che riformulerà alcune delle proposte emendative al disegno di legge di bilancio presentate dai gruppi di maggioranza. Il Mef è al lavoro nella scrittura di un testo da portare in commissione bilancio della Camera per il voto tra domenica e lunedì. Poi tra il 20 e il 21 dicembre la Manovra dovrà approdare in aula a Montecitorio per tagliare il traguardo del primo sì entro il 23 dicembre e avviarsi al voto finale del Senato tra Natale e Capodanno. Tempi stretti, dunque, dettati dall'eccezionalità di una Manovra presentata a fine novembre e in larga parte monopolizzata dal caro energia e dal caro materiali, capitoli che da soli cubano oltre 20 miliardi dei 35 totali, lasciando poco spazio alle modifiche parlamentari e ministeriali. In totale il budget a disposizione del parlamento è di 400 milioni a cui se ne aggiungono ulteriori 300 a disposizione dei ministeri. Una coperta “molto corta” per le richieste contenute nei 450 emendamenti “segnalati” (250 provenienti dalle opposizioni e 200 dalla maggioranza) su cui si concentrerà il voto in commissione, ma che non impedirà alcune modifiche ritenute essenziali.

Francesco Cerisano - 13 dicembre 2022 – tratto da Italia Oggi

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