Data storica il 3 dicembre 2021: i giudizi dinanzi alla Consulta saranno interamente incardinati con procedura telematica. Arriva così a compimento la riforma dei giudizi dinanzi alla Corte Costituzionale, avviata dagli ex presidenti Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia, conclusa da Giancarlo Coraggio. L’attuale presidente ha parlato di «un importante passo avanti della giustizia italiana», commentando la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 3 novembre 2021, delle Norme integrative e del decreto a sua firma del 28 ottobre 2021, con le regole tecniche di funzionamento del nuovo processo costituzionale telematico.

L’abbandono del modello cartaceo

Il giudizio costituzionale abbandona il vecchio «modello cartaceo» e passa alla totale digitalizzazione degli atti processuali. La piattaforma e-Cost (raggiungibile, a partire dal 3 dicembre, all’indirizzo https://ecost.cortecostituzionale.it ) consentirà ad avvocati, Avvocatura dello Stato, giudici, Regioni e a tutti i soggetti che a qualunque titolo possono promuovere giudizi, di costituirsi o intervenire, di depositare e scambiare atti e documenti in modalità telematica.

La guida all’utilizzo della piattaforma

Nei prossimi giorni, una Guida all'utilizzo della nuova piattaforma sarà consultabile sul sito web della Consulta. Le Norme integrative sono suddivide in cinque dettagliati capitoli con le regole relative alle questioni di legittimità poste nel corso di un giudizio ordinario, per quelle poste in via principale dinanzi alla Corte, per i conflitti di attribuzione tra poteri, per l’ammissibilità delle richieste di referendum concludendosi con le disposizioni finali.

Come si accede ad e-Cost

Nell’Allegato A al decreto del Presidente Coraggio si precisa che il sistema e-Cost opera in modalità upload e per accedervi è necessario disporre alternativamente o di Spid (Sistema pubblico di identità digitale) oppure di credenziali di accesso rilasciate al termine del processo di accreditamento con successiva verifica da parte della cancelleria della Corte. L’accesso alla piattaforma consente ai soggetti abilitati di compiere tutte le operazioni inerenti al processo, comprese la consultazione ed il prelievo degli atti contenuti nel proprio fascicolo informatico.

Annarita D'Ambrosio - 3 novembre 2021 – tratto da sole24ore.com

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