In salvo il regime dei forfettari al 15% con il tetto a 65 mila euro e la possibilità al superamento delle condizioni di una exit tax nei due anni successivi. Uno scivolo soft verso la tassazione ordinaria. Via Irap per società di persone e studi associati. Riforma degli acconti di novembre per gli autonomi con i prelievi da gennaio a giugno dell'anno successivo e rimodulazione della ritenuta d'acconto in misura ridotta anche se si potrebbe arrivare all'abolizione. La cedolare secca verso una nuova aliquota del 23% con la possibilità di una fase transitoria in cui rimarrà al 21%. Si al cashback fiscale per alcune detrazione, si partirà dai farmaci. Sono queste alcune delle modifiche concordate tra ministero dell'economia e gruppi della maggioranza nei bilaterali svolti ieri al ministero dell'economia. Per oggi è prevista la conclusione delle modifiche condivise sulla legge delega fiscale. Il supplemento di trattativa e modifica per evitare un nuovo pantano e fibrillazioni nella maggioranza come avvenuto nelle scorse settimane sull'articolo 6 della legge delega che introduce la riforma del catasto. Per quanto riguarda il regime forfettario, sebbene permangono ancora differenti punti di vista all'interno della maggioranza, tra centro destra e Pd, il regime di favore per le partite Iva che hanno ricavi e compensi entro i 65 mila euro con il pagamento di una tassa flat al 15% è in salvo. Non sarà toccato. La Lega punta a ritornare a un accesso svincolato dai paletti e le condizioni fissate nella legge di bilancio 2019. Per quanto riguarda l'aliquota e i dettagli di contorno saranno i decreti delegati a dover definire meglio i confini ma al momento tra i tecnici del ministero dell'economia non c'è il veto a superare le condizioni attuali. Verso l'accordo sulla proposta targata M5S di una exit tax al superamento dei limiti dei 65 mila euro. Si concederebbero ai contribuenti due anni di scivolo per poi rientrare nel regime di imposizione normale. L'abolizione dell'Irap poi conquista spazi. Se in legge di bilancio 2022 c'è stato il primo assaggio ora nella legge delega si ampia il perimetro all'abolizione anche per società di persone e studi associati. Altro tema spinto molto dalla Lega e che ha incassato un via libera è quello della riforma degli acconti e della ritenuta d'acconto. Si va verso una mensilizzazione del prelievo da gennaio a giugno. Nei testi condivisi tra ministero e forze della maggioranza si affronta infine anche il tema della cedolare secca. Si indica l'applicazione, a regime, della medesima aliquota proporzionale di tassazione e, in via transitoria, di due aliquote di tassazione proporzionale, ai redditi derivanti dall'impiego del capitale, anche nel mercato immobiliare. Si ipotizza dunque che al termine di un periodo transitorio dove permarrebbe l'aliquota attuale del 21% si ritoccherebbe il valore al 23%. «Bene l'apertura del governo alla nostra proposta di mini flat tax», scrivono in una nota i due esponenti della Lega delegati alle questioni fiscali, Alberto Gusmeroli e Massimo Bitonci: «Abbiamo proposto di ritornare alla nostra versione della legge di bilancio 2019 senza quei paletti che limitavano l'adesione di pensionati e lavoratori dipendenti. Bene anche l'apertura sull'uscita graduale dal tetto dei 65mila euro di fatturato e sulla nostra proposta di abolizione dell'Irap, approvata in Manovra 2022, ora da estendere alle società di persone e studi associati. Per quanto riguarda la nostra proposta di rateizzazione del secondo acconto di novembre 2022 nel semestre gennaio-giugno 2023, con contestuale riduzione della ritenuta d'acconto, registriamo» continuano i deputati della Lega, «una sostanziale condivisione. Abbiamo confermato la nostra posizione sul carattere vincolante del parere espresso dalle commissioni parlamentari sulla delega e che se una quota della mini flat tax dovesse andare ai Comuni, il criterio deve essere federalista». Altro punto in discussione è la creazione di una no tax area dove chi vi rientra non è obbligato alla presentazione della dichiarazione: «Riteniamo inoltre fondamentale ai fini della semplificazione l'introduzione di una No tax area che tenga conto delle attuali detrazioni e deduzioni senza dichiarazione redditi e versamento di ulteriori imposte per lavoratori dipendenti, pensionati e redditi occasionali: proposta di grande innovazione per milioni di contribuenti. Un primo passo da cui ripartire nei prossimi giorni con alcune proposte puntuali, concrete e non demagogiche a favore di cittadini, famiglie e imprese».

Accordo sulla riforma delle detrazioni-deduzioni prevedendo un meccanismo di pagamento direttamente sul conto del contribuente tramite l'app Io, con lo stesso meccanismo utilizzato sul cashback. Arriva il cashback fiscale.

Cristina Bartelli - 25 marzo 2022 – tratto da Italia Oggi

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