A ottobre prosegue la crescita dell'occupazione registrata a settembre, per effetto dell'aumento dei dipendenti permanenti. Gli occupati aumentano di 82.000 unitá rispetto al mese precedente (+0,4% m/m) e quasi 500mila rispetto allo stesso mese dell'anno scorso (+496.000, +2,2% a/a). Il tasso di occupazione sale al 60,5%, registrando un record storico perché si colloca sul valore più alto dal 1977, primo anno della serie. Lo rileva l'Istat spiegando che il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8%, mentre quello di inattivitá è diminuito al 34,3%. A ottobre l'occupazione aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per gli ultracinquantenni; diminuisce invece per le restanti classi di etá, per i dipendenti a termine e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 60,5% (+0,2 punti). Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2022 con quello precedente (maggio-luglio), si registra una sostanziale stabilitá del numero di occupati. La stabilitá dell'occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,7%, pari a -34mila unitá) e alla crescita degli inattivi (+0,1%, pari a +13mila unitá).

L'Istat, inoltre, rileva che a ottobre, il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 23,9% (-0,2 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-0,4%, pari a -8mila unitá rispetto a settembre) tra gli uomini e in tutte le classi d'etá a eccezione dei 25-34enni. La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, pari a -62mila unitá) coinvolge donne, 25-34enni e chi ha piú di 50 anni. Il tasso di inattivitá cala al 34,3% (-0,2 punti).

01 dicembre 2022 – tratto da Italia Oggi

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