Ci siamo quasi. Il Dpcm che rimodula gli incentivi auto aprendoli anche ai noleggiatori (e quindi alle vetture utilizzate delle imprese loro clienti), aumentandoli del 50% per le famiglie meno abbienti (Isee inferiore a 30mila euro) e istituendo il nuovo bonus colonnine di ricarica sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo un’attesa di due mesi: le novità erano state annunciate dal Governo il 5 agosto. Dopo la pubblicazione, comunque, ci vorrà ancora una settimana per riaprire le prenotazioni telematiche sul portale del ministero dello Sviluppo economico. E restano da formalizzare i chiarimenti su due dubbi emersi dalle bozze del Dpcm, su entità dell’incentivo per i noleggiatori e retroattività.

Quanto all’entità dell’incentivo, si tratta di capire che cosa significhi l’espressione «nel limite del 50%», che il Dpcm pone ai contributi «alle persone giuridiche che impiegano i veicoli acquistati in attività di autonoleggio con finalità commerciali» che acquistano entro il 31 dicembre 2022 vetture elettriche o ibride plug-in (emissioni di CO2 tra zero e 60 g/km). Il Dpcm precedente, datato 6 aprile, restringeva gli incentivi alle sole persone fisiche, che pure nella seconda tornata saranno le uniche a poter acquistare con incentivo anche auto con emissioni tra 61 e 135 g/km.

Il riferimento a un limite del 50% è poco chiaro, ma l’unica interpretazione possibile pareva essere quella secondo cui ai noleggiatori viene erogato un contributo dimezzato rispetto a quello che spetta ai privati consumatori. È stata comunque ipotizzata un’altra interpretazione secondo cui il limite sarebbe sulla quota delle risorse totali a disposizione, per cui i noleggiatori godrebbero di incentivo pieno ma il fondo si esaurirebbe presto. Sembra che l’orientamento dei ministeri competenti privilegi la prima interpretazione, ma dovrebbe essere reso noto solo subito dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm (con l’aggiornamento delle consuete faq del sito https://ecobonus.mise.gov.it).

Quanto alla retroattività, le associazioni di categoria interessate al bonus hanno rimarcato che tra la data in cui il Dpcm è stato firmato ufficialmente e quella della sua effettiva operatività c’è uno scarto notevole. Un periodo nel quale il mercato è rimasto bloccato. Di qui la richiesta di valutare se riconoscere l’agevolazione anche sugli acquisti effettuati nel frattempo.

Maurizio Caprino - 06 ottobre 2022 – tratto da sole24ore.com

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