Verso la sospensione delle rate dei finanziamenti alle imprese, e un aiuto alle famiglie che stanno sostenendo i costi extra per via delle scuole chiuse attraverso maggiori congedi parentali. Sono queste alcune delle misure che stanno prendendo forma nel decreto legge che il governo si appresta ad approvare nei prossimi giorni con 7,5 mld di interventi per l'emergenza per fronteggiare l'epidemia del Coronavirus. Il primo fronte è quello del sostegno al tessuto economico duramente provato dalle misure di contenimento messe in atto per limitare la diffusione del contagio.

«Ci sarà uno scostamento di 7,5 mld del saldo netto», ha spiegato Roberto Gualtieri, ministro dell'economia, «nel decreto saranno adottate misure per incrementare risorse per il servizio sanitario nazionale, protezione civile e forze dell'ordine impegnati per applicare il contenimento». Scendendo più nello specifico il ministro Gualtieri ha poi sottolineato che ci saranno misure che consentono una boccata d'ossigeno per i redditi, l'occupazione e gli ammortizzatori sociali: «nessuno deve perdere il lavoro per il corona virus» ha ribadito Gualtieri, infine nel decreto ci sarà «un sostengo alle aziende dei territori e dei settori che subiscono un impatto dal contenimento del corona virus», misure che devono essere intese applicabili oltre le delimitazioni di zone rosse. E infine «un sistema di garanzia per la moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario». Si tratterebbe di un potenziamento del fondo di garanzia delle pmi ampliandone le risorse. L'utilizzo del fondo è stato auspicato dall'Abi nel documento che l'associazione bancaria ha consegnato ieri al presidente del consiglio. Il fondo, operativo dal 2000, nel 2019 ha erogato finanziamenti per 19,3 mld accogliendo 125 mila domande. Sul fronte famiglie invece sembra, secondo quanto risulta a ItaliaOggi tramontare l'ipotesi di un voucher da erogare alle famiglie per i costi straordinari sostenuti con le tate dopo la chiusura delle scuole fino, al momento, il 15 marzo. L'ipotesi che prende strada è quella di aumentare la possibilità di usufruire dei congedi parentali, considerato che la proposta del voucher avrebbe avuto un costo sull'impianto del decreto. Inoltre il ministero del lavoro guidato da Nunzia Catalfo sta lavorando alla previsione per tutti i settori in tutta Italia della cig in deroga per i lavoratori non coperti da altri strumenti di sostegno al reddito e che operi in maniera retroattiva, la misura infatti partirebbe dal 23 febbraio e senza il requisito per il lavoratore dei 9 giorni di anzianità. Al lavoro anche per il potenziamento del Fis fondo integrazione salariale.

Cristina Bartelli – 06 marzo 2020 – tratto da Italia Oggi

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