Anche in condominio, il virus non c'è ancora ma la paura è concreta. L'amministratore può però mettere subito in atto due precauzioni importanti e non complicate da realizzare:
1) la lettera all'impresa di pulizie (o al custode) per adeguare le procedure di igienizzazione antivirus;
2) il cartello da affiggere in bacheca (e/o mettere in casella) con le precauzioni condivise con il ministero della Salute, aggiornate al 12 febbraio 2020.

È notizia del 11 febbraio che a Hong Kong un intero edificio sia stato posto in quarantena per la presenza di due presunti contagiati dal virus. Oggi il contagio è stato subito smentito. Il timore era che si potesse ripetere quanto avvenuto nel 2002-2003, per l'epidemia di Sars, in cui esalazioni dalle fognature avrebbero comportato molti decessi in un unico edificio.

Obiettivo isolamento 
Se per il vaccino occorreranno molti mesi, la partita antivirus si gioca tutta nella prevenzione del contagio, con l'individuazione dei casi sospetti subito isolati e curati. Le precauzioni indicate sono, per ora, quelle per l'influenza comune, come lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre o la tosse, eccetera. Nell'edificio gli spazi comuni di accesso o l'ascensore sono però condivisi e cambiare le quotidiane abitudini di tutti gli abitanti sembra semplice ma non lo è per nulla.

Avvertenze in condominio 
Se tra i compiti dell'amministratore di condominio c'è anche quello di disciplinare l'uso delle cose e dei servizi comuni, trasferire l'informazione corretta agli abitanti può essere utile a che le buone pratiche siano subito adottate. Il cartello sulle avvertenze in condominio riporta alcune delle FAQ pubblicate sul sito del Ministero della salute.

Allo stesso scopo è disponibile la lettera di incarico all'impresa di pulizia affinché questa sempre adotti le indicazioni del Ministero della salute in occasione degli interventi di pulizia periodica.

Glauco Bisso - 13 febbraio 2020 – tratto da sole24ore.com

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