Un tetto Isee per i bonus mamma e nido: i nuclei familiari che possono usufruire delle agevolazioni siano solo quelli con un Isee non superiore a 13 mila euro annui per il bonus mamma e non superiore a 25 mila euro per il bonus nido. Revisione dei veicoli possibile solo dopo aver pagato il bollo. Servizi mensa e alloggio pere gli studenti esenti Iva. Cedolare secca del 21% sugli affitti brevi. Stretta sui bagarini con multe fino a 180 mila euro. Sono alcune delle novità approvate dalle commissioni della camera al testo del disegno di legge di Bilancio 2017. Le modifiche dovranno ora passare al vaglio della commissione Bilancio che, secondo il calendario messo a punto dall’ufficio di presidenza, inizierà a votare giovedì prossimo mentre entro martedì 22 novembre è previsto il voto del mandato al relatore e giovedì 24 dovrebbe iniziare l’esame in Aula. Vediamo le proposte in sintesi.
Bonus mamma e nido. Arriva il tetto Isee per il bonus mamma e per quello nido: due emendamenti presentati dal Pd e approvati dalla commissione Affari sociali stabiliscono che i nuclei familiari che possono usufruire delle agevolazioni siano solo quelli con un Isee non superiore a 13 mila euro annui per il bonus mamma e non superiore a 25 mila euro per il bonus nido. «Auspico che le misure a sostegno delle famiglie contenute nel disegno di legge di bilancio vengano confermate e, semmai, ulteriormente rafforzate. Sarebbe un errore affievolirne gli effetti restringendo la platea dei destinatari», ha commentato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, con delega alla Famiglia, Enrico Costa. Sempre la Affari sociali ha approvato l’emendamento a firma Paola Binetti (Ap) che porta da due a tre giorni il congedo obbligatorio per i neo papà, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio (la proposta di modifica aumenta la stima della copertura da 20 a 30 milioni di euro). 
Affitti brevi. Sui brevi affitti turistici concordati direttamente dal proprietario o mediante portali online e agenzie immobiliari (tipo Airbnb) verrà applicata la cedolare secca del 21%. Quando l’appartamento viene affittato attraverso portali o agenzie sono queste a versare la cedolare come sostituti d’imposta. Prevista anche l’istituzione di un Registro Unico degli appartamenti in affitto ai turisti presso l’Agenzia delle entrate. La modifica è stata approvata dalla commissione Finanze.
Ristrutturazioni edilizie. Un emendamento presentato da Filippo Piccone (Ap) e approvato dalla commissione Finanze, prevede detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica ed energetica di beni immobili riconosciuti di interesse storico o artistico. Ai proprietari di dimore storiche, in particolare, «spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 75 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di euro 500.000 per unità immobiliare». La necessità delle spese, quando non siano obbligatorie per legge, deve risultare da apposita certificazione rilasciata dalla competente soprintendenza del ministero dei beni culturali.

12 novembre 2016 – tratto da Italia Oggi

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