Il fisco ha incassato 20,1 miliardi nel 2017, con un aumento del 5,8% rispetto all'anno precedente e del 53% rispetto al 2013, grazie all'attivita' di recupero dell'evasione fiscale. Sono i risultati raggiunti dall'Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione illustrati nel corso di una conferenza stampa. Nel 2016 il recupero dell'evasione aveva portato nelle casse dello stato 19 miliardi.
Rispetto al totale, 11 miliardi sono versamenti diretti dei contribuenti a seguito dei controlli, che segnano un aumento del 14,6% rispetto al 2016.
Toccano inoltre quota 1,3 miliardi le somme incassate grazie alle lettere inviate ai contribuenti per la compliance, con un balzo in avanti del 160% rispetto all'anno precedente. Infine 7,4 miliardi derivano da ruoli, con un incremento del 54,2% rispetto al 2016.
Relativamente all'attivita' dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, nel 2017 questa ha messo a segno un risultato straordinario con oltre 12,7 mld di euro e un incremento del 44% rispetto al 2016. Un ruolo importante nel totale riscosso viene dalla definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle, che ha portato nel 2017 6,5 mld. La riscossione ordinaria, inoltre, ha aggiunto ai 6,2 mld 800 mln in piu' rispetto alle previsioni.
Il gettito spontaneo legato ai principali tributi gestiti dall'Agenzia delle Entrate, ovvero imposte dirette, imposte indirette e imposte regionali e comunali, si e' attestato a 412,6 miliardi (dato non definitivo) nel 2017, in aumento dell'1,9% rispetto al 2016.
Commentando i dati il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato: "Dobbiamo fare di meglio e di più, marciare verso la semplificazione" e "sciogliere il freddo che c'è come cittadini".
"Si conferma che la riscossione e' in crescita, e porta a risultati decisamente superiori a quelli previsti in base alle nuove norme",  ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, durante la presentazione dei servizi e dei risultati raggiunti nel 2017 dall'Agenzia delle entrate e riscossione. Per il ministro si tratta di "fenomeno strutturale che permette di guardare al futuro con maggiore fiducia", cosi' da poter "continuare la strategia delle riforme".

01 febbraio 2018 – tratto da Italia Oggi

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