La copertura assicurativa Inail per chi svolge lavori di pubblica utilità riguarda anche coloro che, beneficiari di ammortizzatori sociali, svolgono attività di volontariato a favore di comuni o enti locali, detenuti e internati impegnati in attività volontarie e gratuite, nonché gli stranieri richiedenti asilo. Lo precisa lo stesso Inail nella circolare n. 14/2018.

Fondo “Diamoci una mano”.

I chiarimenti riguardano l’ambito operativo del fondo c.d. “Diamoci una mano” che, dal 2014, tutela con la copertura assicurativa le attività di pubblica utilità svolte proprio da tali soggetti: detenuti e internati; beneficiari di ammortizzatori; stranieri richiedenti asilo. La legge Bilancio 2017 ha poi esteso la copertura assicurativa a nuove categorie di soggetti impegnati in attività gratuita di pubblica utilità: condannati per reati del codice della strada; condannati per reati per violazione della legge sugli stupefacenti; imputati con sospensione del processo per messa alla prova. La legge Bilancio 2018, infine, ha rifinanziato il fondo nel limite di 3 milioni di euro per gli anni 2018 e 2019.

I chiarimenti.

Con circolare n. 5/2018, nel fornire indicazioni sulle novità della legge Bilancio 2018, l’Inail ha individuato quali beneficiari della copertura a carico del fondo solo i nuovi soggetti tenendo fuori, invece, gli originari tutelati (beneficiari ammortizzatori sociali, etc.). Il ministero del lavoro, spiega ora l’Inail, con nota n. 1547/2018 ha espresso avviso che la tutela assicurativa è destinata a tutte le categorie di soggetti, tradizionali e nuove, senza distinzione.

Chi attiva la polizza.

Riguardo alla gestione dell’assicurazione l’Inail conferma le regole vigenti. L’assicurazione va attivata dai soggetti promotori dei progetti di pubblica utilità sui quali grava anche l’onere della copertura assicurativa. Il soggetto promotore, innanzitutto, richiede all'Inail l’attivazione della copertura assicurativa a valere sulle risorse dell’apposito fondo, inoltrando una specifica  richiesta in via telematica, almeno 10 giorni prima dell’avvio effettivo dell’attività da parte del soggetto ammesso al lavoro di pubblica utilità. L’Inail comunica tramite Pec l’attivazione della polizza assicurativa. L’attività svolta, a titolo gratuito, nell’ambito del lavoro di pubblica utilità è tutelata qualora rientri tra le attività protette (art. 1 dpr n. 1124/1965). Il premio è di 258 euro annuali per soggetto (euro 0,86 per ogni giornata lavorativa effettivamente prestata). 

06 marzo 2018 – tratto da Italia Oggi

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