Dal 2019, i compensi per lezioni private e ripetizione saranno soggetti a imposta fissa del 15 per cento. Lo prevede un articolo del disegno di legge di Bilancio per il 2019. La nuova norma, con la tassa fissa del 15%, intende agevolare i docenti che fanno il loro dovere, dichiarando attualmente i relativi compensi come redditi occasionali ma pagando, tra Irpef e addizionali, importi che possono anche superare il 45 per cento dei compensi incassati. La speranza è che, con la tassazione fissa del 15 per cento, emergano i compensi dei docenti che spesso si “dimenticano” di dichiararli.

La norma in preparazione, dal titolo «imposta sostitutiva sui compensi derivanti dalla attività di lezioni private e ripetizione», stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2019, al compenso derivante dall'attività di lezioni private e ripetizioni, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, si applica una imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l'applicazione dell'imposta sul reddito nei modi ordinari. La stessa norma stabilisce anche che i dipendenti pubblici che svolgono anche l'attività di insegnamento a titolo privato devono comunicare alla propria amministrazione di appartenenza l'esercizio di attività extra professionale didattica ai fini della verifica di eventuali incompatibilità.

La tassa fissa del 15% deve essere versata entro il termine stabilito per il versamento dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. Per i contribuenti che presenteranno il modello Redditi 2020, per l'anno 2019, la scadenza per il versamento è, di norma, il 30 giugno o, con la maggiorazione dello 0,40%, entro i 30 giorni successivi e, quindi, dal 1° al 30 luglio. Per chi, invece, dichiarerà i redditi dell'anno 2019 con il modello 730/2020, sarà il sostituto d'imposta a trattenere le somme dovute. Per la liquidazione, l'accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi e il relativo contenzioso si applicano le disposizioni previste per le imposte sui redditi.

Con provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate, da emanare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio per il 2019, saranno stabilite le modalità per l'esercizio dell'opzione per l'applicazione dell'imposta sul reddito nei modi ordinari, nonché del versamento dell'acconto e del saldo dell'imposta sostitutiva. Considerato che la più bassa aliquota Irpef sui redditi è quella del 23%, per ovvie ragioni aritmetiche è facile prevedere che quasi tutti i docenti dichiareranno i compensi derivanti dall'attività di lezioni private e ripetizioni, assoggettandoli alla tassa fissa del 15 per cento.

Salvina Morina e Tonino Morina - 30 ottobre 2018 – tratto da sole24ore.com

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