Il Mef alla ricerca di consulenze professionali gratuite. È stato pubblicato sul sito del Ministero, infatti, un avviso pubblico di manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito. L'attività sarà incentrata su tematiche relative al diritto bancario, societario e dei mercati finanziari, sia a livello nazionale che a livello comunitario; l'incarico, a titolo gratuito con l'esclusione di ogni onere a carico dell'amministrazione, avrà durata biennale.

«La direzione IV del dipartimento del tesoro», si legge nell'avviso, «intende avvalersi, per un supporto tecnico a elevato contenuto specialistico nelle materie di competenza, della consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate che uniscano alla conoscenza tecnica una positiva esperienza accademica/professionale, non rinvenibile all'interno della struttura». Oltre a non prevedere un compenso, quindi, il bando è indirizzato a professionalità altamente qualificate, che hanno concluso un percorso accademico e siano in possesso di professionalità documentabili: infatti, tra i requisiti per la partecipazione vi è: una consolidata esperienza accademica e/o professionale documentabile (di almeno cinque anni), anche in ambito europeo o internazionale, nell'ambito del diritto societario, bancario, pubblico dell'economia o dei mercati finanziari. Inoltre, sarà necessario conoscere la lingua inglese. Gli interessati avranno tempo fino alle 17 di giovedì 14 marzo, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nell'oggetto, il professionista dovrà inoltre inserire come oggetto: «manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito presso la direzione IV». Una volta valutati i curriculum presentati, il dirigente generale stipulerà un apposito accordo contrattuale con il professionista selezionato, con l'indicazione dell'oggetto e dei termini di svolgimento dell'incarico proposto. Il bando pubblicato dal Mef si pone in contrasto con la norma sull'equo compenso, introdotta nell'ordinamento italiano con la legge di bilancio 2018 (legge 205/2017). La norma garantisce una tutela dei compensi professionali dei lavoratori nei confronti dei cosiddetti clienti forti, ricomprendendo nella definizione anche la Pubblica amministrazione. È vietato corrispondere compensi che non siano commisurati alla quantità e qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione. Il bando ha causato la reazione delle associazioni di rappresentanza dei professionisti. «L'avviso del Ministero dell'economia per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito suscita stupore e perplessità» è il commento del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella. «I liberi professionisti italiani stanno vivendo una situazione paradossale, a causa di una norma sull'equo compenso che, nonostante l'enunciazione di principio, non ha trovato ancora attuazione. Invitiamo il Mef a correggere il bando, prevedendo per i professionisti coinvolti compensi in linea con la qualità delle prestazioni richieste». «La tutela dei compensi è già prevista dall'articolo 36 della Costituzione» è il commento della presidente del Colap Emiliana Alessandrucci. «Ciò non bastasse, la legge di bilancio 2018 ha introdotto una specifica norma che impone a clienti cosiddetti forti di corrispondere un compenso equo. Ci aspettiamo al più presto una rettifica che inserisca il compenso di riferimento o la conseguente cancellazione della manifestazione di interesse»

 Michele Damiani - 05 marzo 2019 – tratto da Italia Oggi

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