Sgravi contributivi all'azienda che finanzia la scuola. Se assume giovani diplomati nell'istituto scolastico al quale abbia erogato liberalità per almeno 10 mila euro, infatti, ha diritto a 12 mesi di sgravio dei contributi dovuti all'Inps per i neoassunti. A prevederlo è un emendamento dei relatori al decreto crescita. Misura dello sgravio e arco temporale entro cui fare le assunzioni agevolate, con efficacia comunque dall'anno 2021, saranno fissati per decreto. Sono fuori dal nuovo incentivo gli studi professionali.

Più competenze.

La misura viene introdotta a duplice fine di favorire e potenziare da un lato l'apprendimento delle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro e dall'altro l'inserimento dei giovani. L'incentivo è uno sgravio contributivo riconosciuto sulle nuove assunzioni di giovani, ma a una basilare condizione: che il datore di lavoro beneficiario abbia effettuato erogazioni liberali per un importo non inferiore, nell'arco di un anno, a 10 mila euro alla scuola presso la quale si sono diplomati i giovani neoassunti.

Le liberalità.

Le erogazioni che danno diritto all'incentivo contributivo devono essere state disposte, oltre che per un importo minimo annuo di 10 mila euro, per la realizzazione, riqualificazione e ammodernamento di laboratori professionalizzanti a istituzioni scolastiche di secondo grado con percorsi di istruzione tecnica o di istruzione professionale, anche a indirizzo agrario (in tabella le specifiche tipologie di interventi ammessi). Le erogazioni, inoltre, devono essere versate sul conto corrente di tesoreria delle scuole con sistemi di pagamento tracciabili (bonifici, assegni ecc.). Da parte loro, le scuole beneficiarie sono tenute a pubblicare sul sito web, in un'apposita pagina, l'importo ricevuto per ciascun anno, nonché le modalità d'impiego con indicazione delle attività da realizzare o in corso di realizzazione.

Assunzioni agevolate.

L'azienda che, alle predette condizioni, abbia fatto erogazioni liberali a una scuola, acquisisce diritto all'incentivo sulle assunzioni dei giovani diplomati nella stessa scuola. Se lo arruola con contratto a tempo indeterminato, in particolare, ottiene l'esonero dal versamento di parte dei contributi a proprio carico per un periodo di 12 mesi dall'assunzione, con esclusione dei premi Inail e della quota di contributi dovuta dai lavoratori.

Dall'anno 2021.

L'agevolazione è riconosciuta dall'anno 2021, esclusivamente ai titolari di reddito d'impresa, e non è cumulabile con altri incentivi sulle stesse spese. Ciò significa, tra l'altro, che sono fuori gli studi professionali (quindi il giovane ragioniere assunto dallo studio professionale non darà diritto allo sgravio). L'ammontare esatto del beneficio contributivo e la tempistica delle assunzioni in relazione alle liberalità verranno fissati con apposito decreto. La misura dell'agevolazione dovrà rispettare le risorse stanziate che sono pari a 3 milioni di euro per l'anno 2021 e a 6 milioni di euro a decorrere dal 2022. Secondo la relazione tecnica all'emendamento, la nuova misura (che sostituisce l'agevolazione di tipo fiscale prevista sulle stesse liberalità dalla legge n. 107/2015), potrebbe favorire l'assunzione di 500/600 unità per anno, contro i circa 20 soggetti annui, tra privati e imprese, che hanno versato liberalità pari a 10 mila euro almeno a favore delle scuole fruendo dell'incentivo fiscale. Dal punto di vista delle imprese, va considerato che lo scambio dell'erogazione di 10 mila euro per ottenere lo sgravio contributivo può risultare conveniente (al di là del valore etico) se le assunzioni sono più di una (ad esempio, per il giovane con retribuzione mensile di 1.500 euro, lo sgravio ammonterebbe a circa 7.800 euro annui).

Daniele Cirioli – 11 giugno 2019 – tratto da Italia Oggi

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