La sostanziosa riduzione del bollo auto decisa con la legge di Bilancio 2019 per le auto “storiche” (dai 20 ai 29 anni di età, prima escluse dal bonus) trova le regole applicative. Il Mef, con la risoluzione 1/DF del 14 giugno 2019, ha chiarito una serie di dettagli fondamentali.

Nella legge 145/2018, articolo 1, comma 1048, spiega il Mef, è stabilito che la riduzione spetta in presenza, anzitutto, del certificato rilasciato dai i soggetti indicati al comma 4 dell'articolo 60 del Codice della strada (ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo per gli autoveicoli e Storico FMI per i motoveicoli).

Poi occorre il dato sia riportato all'interno della carta di circolazione. I costi per le pratiche sono variabili ma solo per l'aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione civile si tratta di circa 25 euro.
Tra l’altro, ricorda il Mef, le condizioni richieste dal comma 1 - bis dell'art. 63 
della legge n. 342/2000 (modificato, appunto dalla legge di Bilancio 2019) devono sussistere al momento della «scadenza del termine utile per il pagamento» della tassa automobilistica. In ogni caso, precisa il Mef, le regioni devono riconoscere l’agevolazione anche a chi non sia riuscito ad avere la documentazione prescritta alla prima scadenza della tassa, cioè il 31 gennaio 2019, ma ci riescano entro 60 giorni (articolo 3, comma 2, della legge 212/2000).
Il Mef ricorda infine che, anche sotto il profilo costituzionale, la tassa auto è un «tributo proprio derivato» della Regione.

Saverio Fossati - 18 giugno 2019 – tratto da sole24ore.com

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