Tra le novità dell’ultimora spuntano lo “sconto” che rende meno penalizzante tentare un ricorso al prefetto, uno stop alle “multe a strascico per divieto di sosta” e il casco obbligatorio per i bimbi in bici. Si aggiungono al pacchetto di modifiche al Codice della strada che prevedeva, tra l’altro, la sospensione della patente già alla prima violazione per chi guida col telefonino in mano. Il pacchetto va la settimana prossima in Aula alla Camera e in autunno al Senato.

Formulazione incerta 
Occorre una precisazione: saranno possibili ulteriori cambiamentiin ciascuno di questi passaggi futuri. Quindi potranno essere aggiunte altre novità o potrebbero essere bocciate o riformulate quelle appena approvate dalla commissione. Se ciò avvenisse al Senato, si renderebbe necessario tornare alla Camera.

Di modifica in modifica, potrebbe quindi innescarsi un ping-pong tra i due rami del Parlamento. Lo stesso che durante la scorsa legislatura ha impedito l’approvazione di un corposo pacchetto, il cosiddetto Ddl Meta, del quale sono entrate in vigore solo norme ritenute urgenti e quindi inserite in altri provvedimenti destinati all’approvazione.

Nulla vieta che ciò accada anche in questa legislatura. Quindi le novità che ora elencheremo non vanno considerate come definitive.

Ricorsi più “convenienti” 
Finora l’attuale Codice della strada ha sempre previsto che chi presenta un ricorso al prefetto e se lo vede respingere si veda raddoppiare la sanzione (rispetto all’importo minimo che normalmente si ha diritto a pagare quando si versa entro 60 giorni dalla notifica). Dunque, un aggravio del 100%, che scatta in automatico. E che, con l’emendamento approvato ieri, scenderebbe al 50%, cioè una volta e mezza l’importo della sanzione base.

Sarebbe un incentivo a presentare ricorsi, con un’importante conseguenza: le Prefetture più grandi rischierebbero di tornare a intasarsi e a sforare i 120 giorni (dalla data di ricezione delle controdeduzioni dell’organo di polizia) entro cui devono emettere la loro decisione. Trascorsi i 120 giorni, il ricorso si intende accolto, perché il termine è definito perentorio dallo stesso Codice.

Pedoni, ciclisti, bambini e disabili 
Molte novità per chi va in bici: la possibilità di prevedere agli incroci con semaforo strisce di arresto avanzate rispetto a quelle degli altri veicoli (cosa che però crea rischi in fase di ripartenza, dato che i ciclisti scattano meno dei veicoli a motore), distanza laterale minima di 1,5 metri dalle bici in fase di sorpasso da parte di veicoli a motore (disposizione difficilmente applicabile che sarà fonte di contestazioni in caso di incidente grave), possibilità (sulle strade eventualmente individuate dal Comune), di circolare nelle corsie riservate ai trasporto pubblico e in contromano. Inoltre, liberalizzazione dell’uso di bici elettriche, se hanno un comando che consente di limitare la velocità a 6 km/h. Più chiarezza sulla sistemazione delle bici sul portabici a sbalzo degli autobus.

Scooter in autostrada, stop patente per smartphone: il Codice della strada cambia. Forse

Prevista una nuova categoria di vie: le strade scolastiche, cioè zone a traffico o velocità limitati o aree pedonali nei pressi degli edifici scolastici, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni. Norma impossibile da applicare per le non poche scuole che sorgono sui viali più importanti e trafficati.

Obbligo di montare le cinture di sicurezza sugli scuolabus, colmando un buco delle norme attuali. Sarà interessante vedere se poi qualcuno si preoccuperà davvero che le cinture vengano indossate: sui bus normalmente l’obbligo è disatteso praticamente da tutti.

Casco obbligatorio in bici per i bambini fino ai 12 anni. Saranno da verificare i requisiti che i caschi dovranno avere.

Raddoppio delle sanzioni per chi occupa abusivamente lo stallo di sosta riservato ai disabili.

Moto in autostrada 
Apertura alla circolazione delle moto elettriche in autostrada e in strade extraurbane principali delle moto elettriche.

Abbassamento da 150 centimetri cubici a 125 del limite minimo di cilindrata per la circolazione in autostrada e in strade extraurbane principale. Ma solo se il conducente è maggiorenne e ha una patente “superiore” a quella normalmente richiesta.

Divieti di sosta 
Sostanziale ampliamento dei poteri di verifica e accertamento della sosta per gli ausiliari dei Comuni e, nelle aree loro affidate, per i dipendenti delle società di trasporto pubblico. Ciò attraverso un chiarimento sui criteri di nomina e formazione. Si vedrà se nell’applicazione sorgeranno altri dubbi, visto che già le norme attuali sono frutto di sentenze e interpretazioni.

In compenso, dovrebbero diventare più difficili le “multe a strascico”, cioè quelle con telecamere montate a bordo di auto di servizio che riprendono i veicoli in divieto di sosta e consentono di stilare il verbale in automatico: viene precisato che è necessario utilizzare comunque il preavviso di verbale che da sempre nella prassi viene lasciato sotto il tergicristallo. Ciò rallenta il lavoro degli agenti, facendo perdere efficacia agli strumenti tecnologici di cui sono dotati. La disposizione si presta comunque a varie interpretazioni, occorrerà riesaminarla in seguito.

Documenti semplicati
Come promesso dal Governo, è rimasta nel pacchetto licenziato in commissione l’eliminazione dell’obbligo di esibire patente e libretto e altra documentazione verificabile in via telematica. Una semplificazione solo apparente, per vari motivi. Innanzitutto perché non sempre la consultazione telematica da parte delle pattuglie su strada è veloce, quando non impossibile (le polizie locali hanno accesso limitato alle banche dati). Inoltre, all’estero gli obblighi restano, per cui si rischia di abituarsi a non avere dietro i documenti e avere problemi oltrefrontiera.
- viene semplificato l'obbligo di fornire i dati del conducente in caso in cui la violazione sia commessa dal proprietario- sono inasprite per chi non si ferma ai passaggi a livello;

Possibilità di chiedere il duplicato di targhe deteriorate, senza essere costretti a re-immatricolare il veicolo.

Estensione da 6 mesi ad 1 anno la validità del foglio rosa, così da poter sostenere fino a tre prove di esame per la patente. In realtà è un modo per tamponare le falle dovute alla grave carenza di personale alla Motorizzazione.

Alla luce di ciò, è tutta da valutare la novità secondo cui i disabili potranno ottenere entro 20 giorni dalla Motorizzazione stessa il collaudo dei veicoli adattati alle loro esigenze.

Modifiche sulle revisioni semplificando le procedure (ad esempio, per veicoli merci, per taxi/Ncc, per gancio traino e bombole gas).

Cellulare alla guida 
Oltre all’inasprimento delle multe, dovrebbe essere introdotta la sospensione della patente (anche se per soli sette giorni) fin dalla prima violazione (oggi scatta solo per i recidivi).

Varie 
Eliminato il divieto per i neopatentati di guidare veicoli con rapporto tara/potenza basso (istituito nel 2007), purché accompagnati da altro conducente “esperto”.

Consentiti i rimorchi anche per i motoveicoli.

Semplificato l’uso degli stalli di sosta per i veicoli in condivisione pubblica (per esempio, car sharing).

Eliminato l’uso del traino delle carrozze con cavalli per i servizi di piazza (in pratica, i servizi di taxi per turisti come le caratteristiche botticelle di Roma). Questo per non far soffrire i cavalli, che potranno essere utilizzati per il traino solo nelle riserve naturali o in occasione di eventi particolari.

Normati messaggi di sensibilizzazione sociale per il corretto uso degli stalli di sosta riservati a disabili e alle donne in gravidanza e neomamme.

Attribuzione di responsabilità ai conducenti delle auto e di moto e ciclomotori per i trasportati relativamente all’uso delle cinture e del casco, rispettivamente. Oggi questa responsabilità c’è solo sui passeggeri minorenni (fermo restando che in caso d’incidente l’assicurazione può decurtare il risarcimento a chi non era allacciato o protetto.

Consentito l’uso di targhe speciali per le competizioni sportive.

Si regolamenta l’uso della pubblicità nelle rotatorie.

Si prevede l’ingresso delle auto elettriche nelle Ztl limitatamente a quelle istituite per finalità ambientali.

Inserite nel Codice le definizioni di strada a basso traffico, dove per questo sarà possibile adottare regole più favorevoli a pedoni, ciclisti e alla “mobilità dolce” in generale. Resta da vedere quante strade del genere ne avranno le caratteristiche, in centro abitati spesso angusti e caotici come quelli italiani.

Inasprite le sanzioni per chi non si ferma ai passaggi a livello.

Favorita la compravendita dei piccoli veicoli agricoli anche per chi è privo di partita Iva.

Vengono rese più stringenti le norme per il trasporto eccezionale.

Maurizio Caprino - 10 luglio 2019 – tratto da sole24ore.com

Altre notizie