Si avvicina la scadenza del 30 giugno per il versamento delle imposte sui redditi (e non solo) ma anche delle sostitutive come la cedolare secca. Uno slalom tra regole diverse per chi vuole utilizzare un credito in compensazione e molto dipende da se si ha o meno una partita Iva

Compensazioni: gli obblighi per le partite Iva

Chi ha una partita Iva è obbligato a utilizzare solo i servizi messi a disposizione dall'agenzia delle Entrate («F24 web» , «F24 online», «F24 cumulativo» e «F24 addebito unico») per compensare, per qualsiasi importo, crediti Iva annuali/infrannuali, crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, all'Irap e crediti d'imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.

 

Compensazioni: i crediti per la stessa imposta

Per quelle che in gergo tecnico si chiamano compensazioni «interne» o «verticali» ossia quelle relative a debiti e crediti per la stessa imposta, sarà possibile inviare l'F24 anche attraverso i servizi di internet banking. Tuttavia, se una volta considerate le compensazioni «interne», nello stesso F24 ci sarà un altro importo a credito utilizzato in compensazione orizzontale con altri tributi, allora bisognerà necessariamente “ripassare” dai servizi telematici delle Entrate.

Compensazioni: escluso il bonus sugli 80 euro

Sono esclusi dai nuovi obblighi introdotti dalla manovrina i crediti rimborsati dai sostituti a seguito di liquidazione del modello 730 e le somme erogate per il bonus Irpef (più noto come bonus 80 euro in busta paga). Qualora il modello F24 contenga anche compensazioni per altre imposte, il passaggio è obbligato per i servizi telematici dell'agenzia delle Entrate.

Compensazioni: F24 con saldo a zero

Valgono le stesse regole per chi ha e per chi non ha la partita Iva in caso di presentazione del modello F24 con saldo a zero. L'invio del modello di pagamento F24, infatti, deve passare per i servizi messi a disposizione dall'agenzia delle entrate («F24 web» , «F24 online», «F24 cumulativo» e «F24 addebito unico») e non è possibile alcuna modalità alternativa di pagamento.

Compensazioni: il modello F24 cartaceo

Per i contribuenti privati cittadini, ossia senza partita Iva, restano alcune semplificazioni. Ad esempio, per i modelli F24 con crediti utilizzati in compensazione ma saldo finale maggiore di zero è possibile utilizzare anche l'home banking ma in ogni caso non il modello cartaceo (presentazione allo sportello). Il modello F24 senza nessun utilizzo di crediti in compensazione (neppure parziale) può ancora essere presentato in forma cartacea presso banche, uffici postali e agenti della riscossione per qualunque importo anche sopra i 1.000 euro.

Giovanni Parente - 26 giugno 2017 – tratto da sole24ore.com

Altre notizie