Partenza a rilento per la nuova piattaforma informatica dell’Inps, a cui da ieri potevano registrarsi attraverso l’accesso al sito (www.inps.it - servizio Prestazioni occasionali) utilizzatori e prestatori che volevano avvalersi della nuova disciplina delle prestazioni occasionali (Libretto famiglia e Contratto di prestazione occasionale) introdotta dal Dl 50/17 in sostituzione dei vecchi voucher.

L’operatività della nuova piattaforma voucher, del resto, al momento non è completa: come già si sapeva sono esclusi, infatti, gli intermediari abilitati, che dovrebbero entrare nel sistema entro luglio. A questi ultimi il sistema di controllo messo a punto dall’Inps non riconosce la possibilità di attivare la prestazione occasionale anche se intendono procedere per loro stessi.

Per quanto concerne la sezione riservata al cosiddetto Libretto famiglia, non sono emersi problemi se l’utilizzatore è un privato cittadino o una famiglia, purché munito di Pin dispositivo. Nel caso, invece, della sezione dedicata al Contratto di prestazione occasionale alcune anomalie sono state riscontrate dagli utilizzatori facenti capo a persone fisiche o aziende individuali, mentre risulta funzionare correttamente quando l’utilizzatore è una società. Un problema che probabilmente discende dal fatto che nella sezione Partita Iva/ Codice fiscale (verifica titolare/legale rappresentante) sembrerebbe possibile l’inserimento unicamente di campi numerici e non alfanumerici.

Si ricorda che gli adempimenti di registrazione sulla piattaforma possono essere svolti direttamente dall’utilizzatore o prestatore con l’utilizzo delle proprie credenziali personali (Pin Inps; credenziali Spid - Sistema Pubblico di Identità Digitale; Cns - Carta Nazionale dei Servizi) o avvalendosi dei servizi di contact center, i quali potranno svolgere, per conto degli utenti, lo svolgimento delle attività di registrazione. Anche per coloro che si rivolgono ai contact center, è preliminarmente necessario essere in possesso delle proprie credenziali (Pin Inps, Spid, Cns).

Impossibile sino a fine mese l’ausilio degli intermediari abilitati, rimane solo la registrazione diretta di utilizzatori e prestatori sul sito dell’Inps. E qui si registra l’altro problema per coloro che intendono procedere alla registrazione. Sono ancora poche, infatti, le imprese o le famiglie già in possesso del Pin Inps o delle altre credenziali. Le imprese, ma anche associazioni di volontariato, nella stragrande maggioranza fanno riferimento agli intermediari per gestire i rapporti con l’Istituto, specie se hanno lavoratori dipendenti in forza, e le famiglie ai patronati (a meno che non abbiano già ricevuto il Pin in altre occasioni, come avviene, per esempio, richiedendo l’estratto contributivo personale). Di conseguenza normalmente non hanno necessità di proprie credenziali di accesso.

Solo le realtà più grandi e strutturate utilizzano il canale diretto, ma queste sono comunque escluse dalla disciplina sul lavoro occasionale perché occupano più di 5 dipendenti a tempo indeterminato. A questo punto gli utilizzatori, per procurarsi le credenziali, devono rivolgersi direttamente agli uffici Inps o chiedere il Pin con procedura telematica che richiederà comunque un po’ di tempo. Sul proprio sito l’Inps avverte che il Pin è il codice personale che consente di accedere ai servizi telematizzati. Il Pin iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 sono inviati via sms, email o posta elettronica certificata e i secondi 8 con posta ordinaria all’indirizzo di residenza.

Mauro Pizzin/Josef Tscholl - 11 luglio 2017 – tratto da sole24ore.com

Altre notizie