Il decreto fiscale riapre la rottamazione di multe e tributi locali ad ampio raggio, e permette di aderire anche agli enti locali che non avevano permesso la prima “definizione agevolata”. L’equo compenso si allarga a tutti i professionisti. Stop alle bollette a 28 giorni di cellulari e pay tv. Estensione della rottamazione delle cartelle ex Equitalia ai carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2016 (per chi non ha aderito alla prima edizione) e per i nuovi dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Spesometro semplificato con la possibilità di scegliere l’invio semestrale per le fatture 2018. Mini-scudo fiscale del 3% per frontalieri ed ex residenti all’estero. E dote di 4,5 milioni alle forze di Polizia e ai Vigili del fuoco per contrastare il terrorismo internazionale. Sono queste alcune delle principali correzioni con cui la commissione Bilancio del Senato ha dato un nuovo volto al decreto fiscale, parte integrante insieme al Ddl di bilancio della manovra economica per il prossimo triennio, su cui oggi il Governo porrà la fiducia. E già da domani pomeriggio con il primo via libera del Senato il provvedimento prenderà la strada di Montecitorio per la seconda lettura.

Il testo è approdato in Aula a Palazzo Madama con la misura che ribadisce la scadenza del prestito ponte per Alitalia (30 settembre 2018) e quelle su Croce rossa, confisca allargata contro i corrotti (in formato Ue come chiesto dal Presidente della Repubblica nel promulgare il nuovo codice antimafia) e il rifinanziamento delle missioni internazionali di pace delle forze armate. Confermata anche la norma che rafforza la golden power per la difesa degli interessi strategici del Paese in caso di scalate ostili. L’emendamento per attenuare le sanzioni per le violazioni della normativa sul golden power nel caso di una collaborazione delle parti e che avrebbe potuto incidere sul dossier Vivendi-Tim è infatti stato accantonato. Così come quelli sull’istituzione della fondazione per la cybersecurity e sul travaso della riforma delle agenzie fiscali nel decreto fiscale. Il relatore, Silvio Lai (Pd), ha affermato che quest’ultima questione è rinviata all’esame del disegno di legge di bilancio che da lunedì entrerà nel vivo in commissione a Palazzo Madama.

Dalle parole pronunciate da Lai appariva possibile per il decreto, che scade il 15 dicembre, un percorso alla Camera senza modifiche. Ma non sarà così: qualche nuovo ritocco sarà sicuramente apportato al testo. Non a caso la commissione Bilancio della Camera, presieduta da Francesco Boccia (Pd), ha preso l’impegno di chiudere l’esame del decreto entro il 1° dicembre. Un passaggio rapido che però lascia lo spazio sufficiente a ulteriori correttivi.

Già al Senato il Dl ha subito un ampio restyling. Tre i versanti su cui si sono concentrati i ritocchi: fisco, sanità e forze armate e di polizia. Nel primo caso oltre alla rottamazione in versione allargata (che comprende anche tutti i Comuni per multe e tributi non pagati, fuori per scelta dalla prima sanatoria) e alla semplificazione per lo spesometro è stata approvata una modifica per evitare gli affidamenti dell’attività di accertamento e recupero delle entrate da parte comuni a soggetti non abilitati. Cambia poi il tetto (non superiore a 1.300 euro) per l’accesso alla detrazione fiscale del 19% dei soci delle società di mutuo soccorso. Sul versante adempimenti fiscali un emendamento punta a rendere più facile la concessione della proroga degli obblighi tributari e di comunicazioni in caso di problemi e ritardi nelle specifiche tecniche per le trasmissioni online (l’incubo spesometro ha insegnato qualche cosa): sarà sufficiente un provvedimento del direttore delle Entrate e comunque non potrà essere superiore ai 60 giorni dalla scadenza dell’adempimento.

Quanto alle libere professioni, cambia l’assicurazione professionale per avvocati e società tra professionisti: non sarà obbligatoria per sé stessi ma solo per collaboratori, dipendenti e praticanti. Ma la novità principale resta l’estensione a tutto campo dell’equo compenso.

Sulla sanità, il correttivo principale è quello relativo alla possibilità per i medici di prescrivere terapie a base di cannabis contro il dolore a carico del servizio sanitario nazionale. In proposito sono previsti anche corsi di aggiornamento per i medici. Arrivano poi alcune semplificazioni burocratiche per le nuove vaccinazioni obbligatorie nelle scuole, da dove gli under 14 potranno uscire autonomamente previa autorizzazione dei genitori. Prevista la mobilità del personale in esubero alla Croce rossa verso il ministero della Salute e l’Aifa (l’Agenzia del farmaco) e destinati 11 milioni alle strutture sanitarie di eccellenza in neuroscienze.

Numerosi i ritocchi in ottica difesa e sicurezza. Anche il ministero della Difesa, oltre il Viminale, sarà coinvolto nelle iniziative regolamentari collegate alla cybersecurity. Prevista poi la possibilità di irrobustire gli straordinari delle Forze dell’ordine nel 2018 con il recupero delle somme non impegnate nel 2017. Allo stesso tempo viene dimezzato il personale della banda musicale del Corpo di polizia penitenziaria.

Tra le altre novità una misura che prevede che nei casi di stalking il reato non potrà più essere estinto a fronte di un risarcimento economico e l’estensione ad altre tipologie di reati dell’ipotesi di confisca allargata prevista dal Codice antimafia. Arrivano poi 60 milioni in 3 anni per finanziare la progettazione esecutiva in Comuni a rischio sismico, 35 milioni per la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali provinciali lungo il fiume Po,la possibilità per Cdp di incrementare il Fondo di garanzia Pmi e una norma “salva Sardegna” sui debiti sanitari. Sul fronte sisma a Ischia scatta la sospensione dei tributi per tutto il 2018 e arrivano 40 milioni per risarcire i danni.

Marco Mobili/Marco Rogari - 16 novembre 2017 – tratto da sole24ore.com

 

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