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Il prodotto interno lordo del secondo trimestre del 2017 è stato confermato a +1,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. E' quanto emerge dai conti economici trimestrali dell'Istat secondo i quali per il 2017 è acquisita una crescita dell'1,2%.
L'Istituto di statistica ha rivisto le stime congiunturali dei primi due trimestri portando quello del primo da +0,4% a +0,5% e quella del secondo da +0,4% a +0,3%.
Complessivamente, nei primi due trimestri del 2017 si e' registrato un deficit/Pil pari al 2,4%, in miglioramento rispetto al 2,6% del corrispondente periodo del 2016. L'indebitamento netto della pubblica amministrazione in rapporto al Pil nel secondo trimestre del 2017 e' stato pari al 0,5%, a fronte del 0,4% nel corrispondente trimestre del 2016.
Il saldo primario delle a.p. (indebitamento al netto degli interessi passivi) e' risultato positivo, con un'incidenza sul Pil del 3,8% (4,1% nel secondo trimestre del 2016). Il saldo primario, nel 2* trimestre 2017, e' risultato positivo per 16.465 milioni di euro (17.448 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2016). La relativa incidenza sul Pil e' stata pari a 3,8%, a fronte di 4,1% nel secondo trimestre del 2016. Nei primi sei mesi del 2017, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e' stato positivo e pari all'1,7% del Pil (+1,4% nello stesso periodo del 2016).
Il saldo corrente delle a.p. e' stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul Pil del 3,1% (2,9% nel secondo trimestre del 2016). "L'evoluzione tendenziale del rapporto deficit/Pil prefigura per gli anni 2018-2020 un progressivo miglioramento per attestarsi al -0,1% nel 2020. Tali andamenti risentono dell'aumento del gettito tributario derivante dall'entrata in vigore delle clausole di salvaguardia per gli anni 2018-2020. Considerata la volonta' del Governo di sterilizzare tali clausole, unitamente alle ulteriori misure di politica economica, il miglioramento dei saldi di finanza pubblica delineato nell'attuale quadro programmatico risulta piu' graduale, con un indebitamento netto nominale dell'1,6% nel 2018 e dello 0,2% nel 2020",ha detto il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, nel corso di un'audizione al Senato sulla nota di aggiornamento al Def.
Pressione fiscale invariata. Mancate entrate tributarie in aumento di 4,6 mld nel 2012-14. La pressione fiscale e' stata pari al 41,8%, invariata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In Italia e' presente "un'elevata propensione all'evasione fiscale e contributiva in ampi settori dell'economia. In media nel 2012-2014 si osserva un gap di 107,7 miliardi, di cui 97 di mancate entrate tributarie e 10,7 di contributi", ha detto il presidente dell'Istat, spiegando che "dal 2012 al 2014 l'aumento delle mancate entrate tributarie ammonta a 4,6 miliardi, mentre le stime 2015 mostrano qualche segnale di miglioramento". "L'economia sommersa - ha sottolineato- rappresenta un freno strutturale allo sviluppo del Paese. In questo contesto, le politiche di contrasto all'evasione assumono valenza strategica per aumentare il potenziale di crescita".
Fermo il potere di acquisto delle famiglie. Nel 2° trimestre il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici e' rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento dello 0,2% sia del reddito disponibile sia del deflatore implicito dei consumi. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici e' aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,4%. Di conseguenza, la propensione al risparmio e' diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,5%.

Alleva: per i prossimi mesi prospettive di crescita favorevoli. In Italia le aspettative di crescita per i prossimi mesi appaiono favorevoli. Lo ha sottolineato il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva. "A settembre - ha spiegato - l'indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un incremento significativo, trainato dalla componente macroeconomica dell'indice, mentre più contenuti sono stati i miglioramentri registrati nei giudizi sulla situazione corrente e futura". I segnali di miglioramento dell'economia italiana - ha riferito Alleva - sono confermati anche "dall'indicatore anticipatore che mantiene a settembre un'intonazione positva più accentuata di quella dei mesi precedenti confermando il rafforzamento delle prospettive di crescita a breve".

Bankitalia: la riduzione del debito pubblico è un imperativo alla nostra portata. La "significativa" riduzione del debito pubblico "è un imperativo" per l'Italia, oggi "alla nostra portata". Lo ha sottolineato il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. "La politica di bilancio si deve muovere lungo un 'sentiero stretto' tra l'esigenza di non soffocare la ripresa congiunturale e l'imperativo di ridurre il debito", come più volte sottolineato da Pier Carlo Padoan. Tuttavia, in questo momento il sentiero "pur sempre arduo, è un po' meno angusto che in passato, grazie alle favorevoli condizioni della congiuntura e dei mercati". E' il giudizio espresso dal vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def.

03 ottobre 2017 – tratto da Italia Oggi

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