Rallenta il pil a gennaio, mentre il 2017 chiudera' a +1,5%. Con un tendenziale dell'1,5% - era dell'1,7% nel 3° e 4° trimestre dello scorso anno - la crescita pare subire un arresto in vista del 3° trimestre del 2018.
E' la stima di Confcommercio in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo indicatore mensile sul pil, che ha lo scopo di fornire "informazioni tempestive e affidabili sul livello dell'attività economica prima che i dati ufficiali vengano pubblicati".
Confcommercio stima un incremento congiunturale del pil dello 0,4% nel quarto trimestre 2017, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe all'1,7%. Su base annua, pertanto, l'aumento del pil nel 2017 si attesterebbe all'1,5%.
Per gennaio e' prevista una crescita del pil mensile dello 0,1% e una crescita tendenziale dell'1,5%, in rallentamento percio' rispetto alla seconda parte del 2017. I dati trimestralizzati sono dello 0,3% per il dato congiunturale e dell'1,5% per quello tendenziale.
"Il 2017 ha avuto un'accelerazione di molti indicatori economici che hanno portato la ripresa a un confortante +1,5%. Ma questa spinta sembra essersi gia' esaurita perche' il nuovo anno si apre con alcuni segnali di rallentamento dei consumi e della produzione industriale", dichiara il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione della pubblicazione del nuovo indicatore mensile dell'Ufficio Studi. "Ecco perche' e' necessario che con la prossima legislatura e il prossimo governo ci siano due certezze - ha sottolineato - eliminare le clausole di salvaguardia per il 2019, e quindi non aumentare l'Iva, e proseguire nella riduzione della pressione fiscale - che sia il taglio del cuneo o la riduzione delle aliquote non sta a noi deciderlo - per raggiungere stabilmente quel 2% di crescita che consentirebbe alle famiglie di consumare di piu' e alle imprese di tornare a investire. Solo cosi' avremmo piu' fiducia e una migliore prospettiva di crescita".

16 gennaio 2018 – tratto da Italia Oggi

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