Fatturazione elettronica con sanzioni soft. È questa una delle soluzioni sul tavolo dei tecnici dell'amministrazione finanziaria in vista dell'adozione dell'obbligo a far data dal 1° luglio 2018 per il settore dei carburanti e dal 1° gennaio 2019 per tutte le partite Iva. Con l'avvicinarsi della prima scadenza, cresce il pressing da parte dei rappresentanti degli esercenti dei distributori di carburanti per far slittare l'entrata in vigore dell'adempimento. Intanto all'orizzonte si sta predisponendo una circolare che dia strumenti interpretativi dopo il provvedimento del 30 aprile sugli adempimenti legati alla fatturazione elettronica. Per una proroga è necessario un provvedimento normativo con un esecutivo che lo approvi e un parlamento che lo ratifichi. Va considerato, inoltre, che la sola proroga per il settore carburante dell'avvio dell'adempimento elettronico vale circa 260 milioni di gettito previsto da posticipare.

In Agenzia dell'entrate, dunque, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, si starebbe pensando a una scialuppa di salvataggio da lanciare alle imprese e ai professionisti per gestire questa epocale riforma e allo stesso tempo fare in modo che anche la macchina amministrativa risponda adeguatamente all'impegno. Si potrebbe obiettare che anche per un alleggerimento delle sanzioni c'è bisogno di un veicolo normativo. Ma, così come è stato fatto per lo spesometro, il provvedimento potrebbe anticipare quello che sarà cristallizzato nella norma. Anche in altri casi, peraltro, l'Agenzia in documenti di prassi ha disinnescato la bomba sanzioni. In questo caso si parla, nel caso di fatture cartacee emesse al posto delle elettroniche, di una sanzione pari a un importo tra il 90 e il 180% dell'Iva addebitata per il soggetto emittente e per il ricevente di una sanzione del 100% dell'Iva addebitata.

Intanto ieri, in una nota, Figisc e Fnaarc (la Federazione italiana gestori impianti stradali e la Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio) hanno auspicato una proroga dei termini e proposto una partenza a «doppio binario» fino a gennaio 2019 «per dare modo agli impianti di distribuzione stradale e agli agenti di commercio di prepararsi adeguatamente per gestire al meglio questa rilevante innovazione tecnologica».

Cristina Bartelli – 05 maggio 2018 – tratto da Italia Oggi

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