Secondo l'Istat, è pari al 38,2%. I consumi delle famiglie sono cresciuti in termini congiunturali dello 0,8%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è diminuita di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,6%

Nel primo trimestre dell'anno la pressione fiscale è stata pari al 38,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rileva l'Istat, secondo cui nello stesso periodo i consumi delle famiglie sono cresciuti in termini congiunturali dello 0,8%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è diminuita di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,6%.
L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è sceso al 3,5%, 0,5 punti percentuali in meno rispetto allo stesso trimestre del 2017. Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un'incidenza sul Pil dello 0,2% (-0,3% nel primo trimestre del 2017). Il saldo corrente è stato anch'esso negativo, con un'incidenza sul Pil dell'1,2% (-1,6% nel primo trimestre del 2017).

28 giugno 2018 – tratto da Italia Oggi

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