Gli incentivi Inail per la sicurezza del lavoro dovranno andare anche alle imprese che adottano modelli organizzativi e di responsabilità sociale. A chiederlo è il Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza) dell'Istituto assicuratore nell'«Aggiornamento delle linee di indirizzo per la concessione degli incentivi economici alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Bandi Isi 2018», approvato con la delibera n. 20 del 27 novembre 2018. A disposizione per l'anno in corso ci sono quasi 370 milioni di euro, compresi 70 milioni di risorse impegnate e non erogate nei bandi degli anni precedenti, che andranno a finanziare le tipologie di progetti già individuati nelle relazioni programmatiche dell'Istituto. Centottantadue milioni di euro saranno destinati all'Isi generalista, ovvero i progetti per la prevenzione nelle imprese relativi a tutti i settori merceologici e profili di rischio. In questo ambito, secondo il Civ, andranno valorizzati i progetti di responsabilità sociale «per aumentare la diffusione di tali interventi prevenzionali, sulla base di risultanze scientifiche che hanno dimostrato l'efficacia di questi progetti nella riduzione del rischio infortunistico e tecnopatico».

La seconda parte più consistente dei fondi (97.417.862 milioni di euro) andrà ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, mentre 45 milioni di euro saranno utilizzati per l'Asse 2 tematica con il quale si finanzieranno progetti innovativi di prevenzione relativi a imprese di tutti i settori ma per identificati profili di rischio, visti gli andamenti infortunistici e gli esiti dei precedenti bandi Isi. In particolare, anche per il 2018 si conferma la finanziabilità dei progetti relativi alla riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi «favorendo la partecipazione delle imprese che pur presentando alti rischi, hanno un basso rischio assicurativo e valorizzando i progetti che introducono innovazioni tecnologiche avanzate».

Anche per il 2018 si confermano poi gli incentivi per il sostegno di progetti di innovazione orientati alla prevenzione nelle micro e piccole imprese (nel cui ambito il Civ propone di privilegiare i settori della pesca e tessile-confezione-articoli in pelle nell'ambito manifatturiero) e in agricoltura. Secondo il Consiglio di vigilanza, sarebbe opportuno, nella stesura del nuovo bando, prevedere una semplificazione delle procedure e l'aumento delle tipologie di intervento per favorire la partecipazione delle aziende e per evitare che siano respinti progetti non coerenti con la presentazione delle domande. Sarebbe infine opportuno attivare un ulteriore intervento di redistribuzione delle risorse per ridurre al minimo i residui di somme stanziate ma non assegnate, ampliando così il numero delle aziende incentivate, e prevedere come condizione di premialità la condivisione dei progetti prevenzionali tra i soggetti coinvolti.

Anna Linda Giglio - 04 dicembre 2018 – tratto da Italia Oggi

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