L'«effetto Greta Thunberg» si avverte (pure) nelle operazioni finanziarie delle Casse previdenziali, che acquistano contorni sempre più «sostenibili»: spicca, infatti, la performance di Inarcassa (architetti ed ingegneri), che ha investito 472 milioni di euro in titoli Esg (acronimo che sta per «Environmental, social, governance» e indica i versanti ambientali, sociali e di «buon governo»), a fronte di un patrimonio complessivo che ha sfondato quota 11 miliardi. A scommettere (con incisività) sulle potenzialità di comparti rispettosi dell'ecosistema e dei diritti umani, poi, c'è l'Enpap (psicologi), che ha allocato una fetta consistente di beni, «pari al 46% del totale, per un controvalore di oltre 576 milioni, in fondi selezionati anche tenendo conto» di criteri «virtuosi». È un'anticipazione tratta dal IV rapporto sugli investimenti dell'Adepp (l'Associazione cui aderiscono 20 enti pensionistici e assistenziali privati, i cui patrimoni sono stati protagonisti di una significativa «escalation», saliti «dai 65,6 miliardi del 2013 agli 87 del 2018»), che verrà illustrato stamani, a palazzo Wedekind, a Roma, dal presidente Alberto Oliveti; le cifre fornite in esclusiva a ItaliaOggi testimoniano l'interesse crescente verso la linea del «social impact investing», quella, cioè, che definisce le iniziative finanziarie che generano un impatto sociale misurabile (e compatibile) con un rendimento economico, fattore, quest'ultimo imprescindibile per le Casse, i cui ricavi sono destinati al pagamento delle prestazioni agli iscritti.
Scandagliando tra i portafogli, salta all'occhio la decisione dell'Enpam (medici ed odontoiatri) di indirizzare fino al 5% delle sue attività (per un ammontare di «circa un miliardo») in progetti «correlati alla propria missione istituzionale, e in grado di generare ricadute positive sulle professioni» dei «camici bianchi», mentre è partito un «monitoraggio del patrimonio complessivo, che ha messo in mostra una rispondenza ai parametri Esg più elevata rispetto alla media del mercato (con tanto di «valutazione di 7/10»). Quanto alla Cassa forense (avvocati), si apprende che a giugno 2018 gli Aum («Asset under management», ovvero gli strumenti finanziari gestiti dall'organismo) globali valutati sotto il profilo Esg «sono il 58% degli oltre 4 miliardi» amministrati, dei quali il 12% (pari a circa 504 milioni), presentano un portafoglio titoli che supera ampiamente la verifica dei principi riguardanti i settori «sostenibili».
E, mentre i fondi pensione investono in Italia «circa il 27,7%» dei loro beni, gli enti professionali che, come accennato, hanno chiuso il 2018 con 87 miliardi di risorse (si veda ItaliaOggi del 4 ottobre 2019), ne lasciano il 57% nella Penisola (il 40% impiegato, il resto in liquidità, altre attività e polizze assicurative), percentuale che va al 75%, se si considera l'area euro.
Simona D'Alessio – 15 ottobre 2019 – tratto da Italia Oggi