Il tanto contestato aggio di Equitalia (appena salvato dalla Corte costituzionale), ossia il compenso per l'attività di riscossione svolta, cambia volto e importi. Il decreto attuativo della delega fiscale esaminato in seconda lettura dal Consiglio dei ministri di venerdì - e ora in attesa di un nuovo parere del Parlamento – riscrive le regole a partire dal prossimo anno.

Non ci sarà più l'aggio all'8% ma la percentuale che andrà ad Equitalia sarà variabile: 1% se si tratta di riscossione spontanea come nei casi in cui al concessionario pubblico è stata affidata per esempio la riscossione di tributi locali, contributi di bonifica o tasse di iscrizione a Ordini professionali; 3% o 6% in caso in cui la riscossione sia coattiva e quindi si tratti di recuperare un credito a seguito di un mancato versamento del contribuente. Il 3% si applicherà a chi pagherà entro 60 giorni dalla notifica della cartella mentre il 6% scatterà quando si provvederà oltre questa scadenza. A coprire eventuali «rossi» di bilancio di Equitalia ci penserà l'agenzia delle Entrate con un contributo che potrà arrivare al massimo a 40 milioni per il 2016, 45 per il 2017 e 40 per il 2018.

07 settembre 2015 – tratto da sole24ore.com

Altre notizie