Il limite del contante a mille euro è stato un flop. In termini di lotta all'evasione i risultati non sono stati quelli sperati. Non avrebbe, quindi, senso abbassare ulteriormente la soglia. Ciò che, invece, può essere fatto è incrementare l'utilizzo della fatturazione elettronica.

Questa la posizione del viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero e del vicedirettore dell'Agenzia delle entrate, Marco Di Capua emersa nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda lunedì 31 marzo.

Il limite dei mille euro. Dietrofront del governo e dell'amministrazione finanziaria in merito all'utilizzo del contante per i pagamenti. Per stessa ammissione degli addetti ai lavori, infatti, la norma introdotta dal governo Monti con il dl 201/2011, che impone il divieto di effettuare pagamenti in contanti oltre i mille euro non ha dato i risultati sperati. «Abbassare ulteriormente la soglia non porterebbe ad alcun tipo di risultato in termini di lotta all'evasione. Abbiamo già visto in questi anni», ha spiegato nel corso della trasmissione Casero, «che la grande evasione, quella che contribuisce a formare i 130 mld di evasione fiscale totale in Italia, non si nasconde tra i pagamenti in contanti». Una conferma in questo senso arriva da parte del vicedirettore Di Capua, secondo cui «la lotta all'evasione quest'anno si è assestata sui 13,1 mld di euro (nel 2012 erano stati 12,5 mld) tutti derivanti dalle contestazioni e dai controlli sui contribuenti; su questa cifra, però, il tetto dei mille euro non ha inciso in modo particolare».

E se, in un primo momento, una delle soluzioni paventate per l'ulteriore diminuzione del limite dal 999 a 500 euro era sembrata essere l'eliminazione delle commissioni bancarie per facilitare i pagamenti elettronici, anche questa possibilità sembra essere finita in secondo piano, lasciando spazio alla fatturazione elettronica. «Con l'incremento della fatturazione elettronica prevista nella delega fiscale sono molti gli effetti positivi che potremo ottenere. Primo fra tutti», ha evidenziato Casero, «una migliore tracciabilità dei pagamenti per combattere l'evasione fiscale. In secondo luogo, verrebbe migliorato il meccanismo dei rimborsi fiscali, in particolare per quel che attiene l'Iva oltre a tempi più stretti nell'attività di controllo». La scorsa settimana, nel corso dell'incontro con le Commissioni finanze di Camera e Senato, il viceministro aveva stilato una lista di priorità relativa al contenuto dei decreti che dovranno dare attuazione alla delega fiscale, includendo anche la fatturazione elettronica. In quella sede, però, Casero aveva escluso che il decreto ad hoc potesse vedere la luce in tempi brevi data la necessità di «instaurare un sistema completo e senza errori già in partenza».

Beatrice Migliorini – 02 aprile 2014 – tratto da Italia Oggi

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