Il Governo non interverrà sulle pensioni di reversibilità.
A smentire le voci secondo cui nel Documento di Economia e Finanza potrebbe esserci l'eventualità di un taglio a queste prestazioni ci hanno pensato due esponenti del governo, il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. "Come più volte ribadito dal premier Renzi e dal ministro Poletti, non ci saranno interventi sulle pensioni di reversibilità", ha dichiarato Zanetti cercando di spegnere le polemiche nate nelle ultime ore.
"Non c'è mai stata la volontà di intervenire sulle pensioni di reversibilità", ha aggiunto Nannicini sottolineando che "c'è un percorso aperto e il Governo interverrà per chiarire. E' stato un equivoco, c'è la volontà comune del Governo e delle forze politiche di chiarire il più possibile per evitare equivoci".
Il chiarimento che, secondo Nannicini, deve arrivare dal Governo fa riferimento alla denuncia, arrivata a febbraio dai sindacati dei pensionati, sulla presenza di un possibile intervento sulle pensioni di reversibilità in uno dei decreti della delega legislativa sulla povertà.
Ieri, inoltre, il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ha scoperto un nuovo riferimento all'interno del Def e questo ha scatenato una nuova polemica placata in serata dallo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il quale ha rinnovato l'impegno a "correggere" il testo delle delega legislativa sulla povertà per chiarire fuori da ogni equivoco che le pensioni di reversibilità non saranno toccate.
Nel frattempo i sindacati fanno sentire la loro voce e promettono battaglia su questo fronte. "Siamo un po' stupiti che il Governo ci abbia riprovato a mettere nel Def l'idea che bisogna cambiare le pensioni di reversibilita'", ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo che "non si può continuare a immaginare che la previdenza, quella determinata dal contributo dei lavoratori, venga sistematicamente confusa con l'assistenza e in ragione di questo si pensi a tagliarla". Secondo il leader della Cisl, Annamaria Furlan, "le pensioni di reversibilità sono davvero basse nel nostro Paese", e quindi bisogna "fare in modo che la rivalutazione delle pensioni non sia una conquista quotidiana, bensi' una regola di dignità per i pensionati e le pensionate".
"Ferma" contrarietà rispetto a eventuali tagli alle pensioni di reversibilità è stata espressa dal leader della Uil, Carmelo Barbagallo: "non serve una flessibilità in uscita se dobbiamo pagarla come lavoratori e come pensionati", ha affermato il sindacalista.

12 aprile 2016 – tratto da Italia Oggi

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