Sempre più architetti e ingegneri ricorrono al pensionamento anticipato, varato in occasione dell’ultima riforma previdenziale da Inarcassa. Se nel triennio 2013-2015 il nuovo istituto della flessibilità in uscita ha registrato numeri rilevanti (rispettivamente 761, 799, 761) nel 2016 si è verificata un’ulteriore crescita (958). L’incidenza sulle pensioni complessive di vecchiaia di nuova liquidazione è quindi andata crescendo, passando da poco meno del 45% del 2013 al 63% del 2016 (si veda tabella in pagina). Si tratta di un incremento che riflette, da un lato, il trend naturale di aumento delle prestazioni di vecchiaia rilevato dal bilancio tecnico dell’ente e, dall’altro lato, il gradimento per il nuovo istituto dell'anticipo pensionistico che si è dimostrato un valido sostegno al reddito nel corso della prolungata crisi economica. I fatturati delle professioni tecniche, come ingegneri e architetti, infatti, hanno fortemente risentito del crollo del mercato di riferimento: - 40% nel periodo 2007-2014. A rendere noto l’andamento del nuovo istituto è la stessa Cassa di previdenza nel suo ultimo bollettino informativo interno.

09 maggio 2017 – tratto da Italia Oggi

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