Sì a possibili controlli del datore di lavoro sulle reti aziendali contro la fuga di dati o la compromissione dei sistemi, ma mail private del lavoratore off limits; ok alla consultazione dei social network, ma solo limitata ai soli profili professionali di candidati da assumere ed ex dipendenti; offerta di spazi privati su computer aziendali e servizi cloud, per separare la navigazione personale da quella di ufficio. Queste le precisazioni dei garanti europei della privacy (cosiddetto «Gruppo di lavoro art. 29» guidato da Isabelle Falque-Pierrotin), che hanno diffuso il parere n. WP249 dell’8 giugno 2017, dedicato agli indirizzi da seguire in relazione ai social network e alle nuove tecnologie.

Antonio Ciccia Messina - 25 luglio 2017 – tratto da Italia Oggi

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