Comparare le polizze Rc auto potrebbe diventare meno complicato di oggi: la legge sulla concorrenza stabilisce una serie di obblighi di trasparenza per gli intermediari assicurativi. Questi obblighi potrebbero sbloccare lo strumento fondamentale per le comparazioni: il contratto-base, cioè la polizza-tipo con clausole e coperture assolutamente uguali per ogni compagnia, che va fornita a chiunque la chieda in modo da rendere subito chiaro quale assicurazione pratica le offerte più vantaggiose, a parità di tutte le condizioni.

Il contratto-base era stato introdotto da un decreto sviluppo di cinque anni fa (Dl 179/2012), ma resta tuttora inattuato perché i suoi contenuti non sono mai stati determinati (si deve provvedere con un decreto ministeriale, di cui il dicastero dello Sviluppo economico ha solo preparato uno schema, fermo da febbraio 2013).

Adesso la legge sulla concorrenza, introducendo nel Codice delle assicurazioni l’articolo 132-bis, obbliga gli intermediari assicurativi a informare chi sta per firmare un contr atto Rc auto sulle offerte di «tutte le imprese...di cui sono mandatari». E queste offerte devono riguardare proprio la copertura prevista dal contratto-base, in modo da essere immediatamente confrontabili. Una norma che valorizza questa polizza-tipo e che rimarrà inattuata senza il decreto ministeriale che manca dal 2012, per cui potrebbe arrivare un’accelerazione.

Gli intermediari non saranno invece obbligati a rilasciare una stampa cartacea dei contratti. D’altra parte, i clienti potranno scaricare i contratti anche da casa, navigando su internet per conto proprio.

I dettagli di tutto questo dovranno essere fissati dall’Ivass, ma la legge sulla concorrenza fornisca già qualche elemento. In sostanza, gli stessi parametri del contratto-base saranno applicati per il preventivatore ufficiale dell’Ivass (www.tuopreventivatore.it), che già da qualche anno è un punto di riferimento per chi cerca la polizza Rc auto più conveniente. E il contratto dovrà essere concluso «a condizioni non peggiorative» rispetto a quelle riportate nelle informative degli intermediari e nel preventivatore Ivass.

Il cliente, firmando il contratto, dovrà anche firmare una dichiarazione di aver ricevuto tutte le informazioni sulle varie offerte. In mancanza di questa sua firma, potrà far rilevare la nullità del contratto che ha sottoscritto. E sarà l’unico a poterlo fare, nel senso che tale nullità è «rilevabile solo a favore del cliente».

Per gli intermediari, i nuovi obblighi vanno a sostituire quello di informare il cliente sulle offerte di tre compagnie, previsto dal Dl 1/2012 e di fatto mai attuato, soprattutto a causa della sua vaghezza, che lo rendeva pressoché inutile.

Quando si arriverà a regime con il nuovo sistema, il cliente dovrà saper valutare bene a che cosa serve il contratto-base. Cioè a orientarsi tra le varie offerte-standard, che però sono solo un punto di partenza per capire quali compagnie riservano il trattamento più conveniente agli assicurati che hanno il suo stesso profilo di rischio. Ma poi basterà richiedere un minimo di personalizzazione (per esempio, accettare le condizioni che danno diritto agli sconti obbligatori - si veda l’articolo sopra - o la clausola che autorizza a guidare un solo conducente) per far discostare il premio effettivo da pagare da quello che risulta dal contratto-base. È il libero mercato. Che può consentire risparmi, ma richiede comunque fatica per trovarli.

Maurizio Caprino - 15 agosto 2017 – tratto da sole24ore.com

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