Finito l'effetto della voluntary disclosure e della rottamazione uno calano le entrate da accertamento. Senza sanatorie gli incassi dello stato ne risentono, almeno a leggere il bollettino del ministero dell'economia e delle finanze che per il periodo gennaio-marzo 2018 evidenza per il gettito derivante da ruoli un calo del 3%. Gli introiti dell'attività di accertamento e controllo della macchina amministrativa si attesta a 1.969 milioni di euro così suddivisi: 1.061 mln di euro delle imposte dirette (con una flessione del 12%, rispetto al precedente periodo 2017) e con un aumento, al contrario delle imposte indirette di 86 milioni di euro pari a 10,5%. La buona performance delle indirette è da attribuirsi all'Iva e alle tasse automobilistiche mentre sono dimezzati gli incassi dei ruoli sulle imposte ipotecarie, di bollo e di registro.

A febbraio il dato registrava ancora un saldo positivo. La voce delle entrate da ruoli aveva chiuso nel 2017 con dati record dovuti agli incassi della rottamazione. «Il gettito derivante dalla riscossione dei ruoli relativi alla sola componente delle entrate tributarie erariali si è attestato a 12.915 milioni (+3.383 milioni di euro, +35,5%) di cui: 7.230 milioni di euro (+1.453 milioni di euro, +25,2%) sono affluiti dai ruoli relativi alle imposte dirette e 5.685 milioni di euro (+1.930 milioni di euro, +51,4%) da quelli delle imposte indirette. Il risultato è dovuto principalmente agli incassi realizzati nei mesi di agosto (+1.209 milioni di euro), ottobre (+1.089 milioni di euro), novembre (+99 milioni di euro) e dicembre (+1.008 milioni di euro) per effetto della misura sulla “rottamazione delle cartelle esattoriali”» come riportava il comunicato del ministero a marzo 2018. Gli addetti ai lavori fanno notare anche che l'assenza di dirigenti nell'organico dell'Agenzia riflette anche sulla programmazione delle attività di controllo e verifica di cui il dato degli incassi è il risultato finale. Non solo, negli anni passati a far ricche le entrate dello stato hanno contribuito anche gli accertamenti chiusi con adesione di alcune multinazionali del web.

Chiuse queste partite si torna all'attività ordinaria che ora ha fatto registrare una battuta d'arresto.

«Non sono certo dei dati» commenta a ItaliaOggi Vincenzo Visco, già ministro dell'economia, «ma che ci fosse un allarme sull'efficacia dell'azione di controllo e recupero è un dato di fatto. Gli accertamenti veri sono stati ridotti nel corso degli anni e quindi anche i ruoli ne hanno risentito».

Nel periodo gennaio-marzo 2018, le entrate tributarie erariali segnano un incremento del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Cristina Bartelli – 08 maggio 2018 – tratto da Italia Oggi

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