Fattura elettronica graduale senza sanzioni per gli errori materiali, statuto del contribuente elevato a rango costituzionale e abolizione dell'Irap per piccoli professionisti e imprenditori. Sono queste alcune delle priorità di un nuovo rapporto fisco contribuente che per Carla Ruocco, già capogruppo del Movimento 5 stelle alla camera troveranno spazio nella legge di riordino del sistema tributario. Uno dei primi atti del nuovo governo.

Domanda. Si continua a dire aboliremo lo spesometro ma la sua abolizione è nelle norme. Dal primo gennaio 2019 cesserà di esistere con l'introduzione della fatturazione obbligatoria. Cosa intendete?

Risposta. La nostra intenzione è di abolirlo prima di gennaio ed accelerare il processo che porterà alla fatturazione elettronica.

In che senso accelerare sulla fatturazione elettronica?

È un argomento molto sensibile per i commercialisti.Il discorso è questo: la fatturazione elettronica oggi non si presta a semplificare la vita quotidiana del professionista o dell'impresa. È complessa e richiede molto tempo. Da un meccanismo automatico, che avrebbe dovuto accelerare l'adempimento, si è trasformato in un ulteriore onere, ancora più pesante della stessa fatturazione cartacea. Abbiamo già contattato Sogei (partner elettronico dell'Agenzia delle entrate, ndr) per risolvere i problemi tecnici più fastidiosi e rendere la fatturazione elettronica uno strumento facilmente fruibile per tutte le categorie e le fasce d'età interessate, anche quelle meno avvezze alla tecnologia informatica.

Mi può spiegare cosa intende per accelerazione?

Vogliamo che la fatturazione elettronica sia uno strumento snello, che richieda pochi passaggi e chiari. Siamo al lavoro per migliorare lo strumento riducendone i tempi di introduzione con l'eliminazione degli adempimenti che la fatturazione elettronica va a sostituire.

I dottori commercialisti ne chiedevano un avvio graduale.

Abbiamo letto le proposte dei dottori commercialisti e le stiamo prendendo in considerazione soprattutto per il periodo iniziale: se ci saranno errori non dolosi ma materiali non si incorrerà in sanzioni. L'introduzione accelerata della fatturazione elettronica terrà conto del lavoro fondamentale dei commercialisti.

E gli studi di settore idem, andranno in pensione con gli Isa?

Il discorso riguarda i contribuenti, che richiedono una pianificazione generale per ridurre gli adempimenti. Con la tecnologia anche gli studi di settore sono stati parzialmente corretti attraverso gli Isa, nella direzione di un rapporto maggiormente collaborativo tra il fisco e il contribuente. Ma il quadro può essere molto migliorato sfruttando appieno le potenzialità tecnologiche, che a nostro avviso sono in buona parte ancora inespresse.

Ieri Armando Siri ha dato un po' di dettagli sulla pace fiscale in arrivo. Ci vuole aggiungere altri dettagli sull'idea di legge di riordino del sistema fiscale che avete?

La legge delega fiscale (24/2014) è stata parzialmente applicata, noi vorremmo portare a termine il discorso su alcuni principi fissati dalla stessa legge delega e dallo statuto del contribuente. In generale, vogliamo che il fisco si concentri sulla grande evasione fiscale e non sulle minutaglie; le norme fiscali retroattive devono essere impedite; occorre prevedere una maggiore collaborazione tra fisco e contribuente, una valutazione caso per caso: non si può mettere sullo stesso piano il contribuente in difficoltà e quello che vuole evadere. Sarebbe interessante elevare questi principi fondamentali al rango costituzionale.

Da un punto di vista di alleggerimento del carico fiscale per i professionisti e i piccoli imprenditori che novità ci saranno?

L'abolizione tendenziale dell'Irap per i piccoli imprenditori e i professionisti è una priorità, in un quadro di riduzione generale del carico fiscale. Bisogna riconoscere il trattamento non impositivo per i piccoli professionisti e i piccoli imprenditori. Creare una mappa di esenzione certa.

Un'ultima domanda sulla riorganizzazione dell'Agenzia delle entrate cosa ci dobbiamo aspettare a breve?

Orienteremo l'Agenzia verso il controllo dei grandi evasori e verso le frodi. Per l'Agenzia delle entrate bisogna fare in modo che siano banditi concorsi chiari, una selezione che rispetti almeno i parametri costituzionali.

Cristina Bartelli – 07 giugno 2018 – tratto da Italia Oggi

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