Una su dieci ce la fa. A diventare «esperta digitale». Parliamo dell'impresa italiana alle prese con l'evoluzione che anche il nostro paese sta compiendo verso il mondo del 4.0. Anche grazie all'impegno delle Camere di commercio che con i loro Pid, i punti d'impresa digitale, presidiano i territori e affiancano le imprese per una sempre maggiore diffusione della cultura e della pratica del digitale in tutti i settori economici. Al network di punti «fisici» si aggiunge una rete «virtuale» fatta di siti specializzati, forum, community, social media. Un servizio avviato poco più di tre mesi fa che, stando al questionario di autovalutazione (Selfi 4.0) somministrato da Unioncamere a un campione di 1.151 imprese sulla maturità digitale, qualche risultato lo ha già prodotto.

In particolare è stato possibile comprendere a che punto sono le imprese, definendo 5 diversi gradi di maturità digitale: il 7% è un'impresa «Esordiente digitale» perché legata a una gestione tradizionale dell'informazione e dei processi; il 49% è «Apprendista digitale», utilizza cioè strumenti digitali di base; il 32% è «Specialista digitale», avendo digitalizzato buona parte dei processi; l'8% (una percentuale in crescita verso il 10%) è «Esperta digitale», applica cioè con successo i principi dell'Impresa 4.0. Solo il 4% delle imprese può dirsi però «Campione digitale», con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4.0. «Con l'assessment», sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, «le aziende possono individuare i loro punti di forza e di debolezza sul fronte delle nuove tecnologie. E così possono programmare gli interventi necessari». Lo strumento di self assessment è stato utilizzato soprattutto dalle imprese di piccole dimensioni con un fatturato che non supera i 2 milioni di euro (54%), in gran parte provenienti dal Nord (66%).

Più della metà di queste imprese ha già fruito di agevolazioni previste dal Piano nazionale impresa 4.0. Dalla fotografia d'insieme risulta che molte aziende hanno già digitalizzato alcuni processi soprattutto attraverso il ricorso a sistemi gestionali innovativi: quasi il 40% utilizza sistemi Erp (Enterprise resource planning) e Mes (Manufacturing execution systems). Mentre il 23% delle imprese usa sistemi di vendita on line e significativo è pure l'uso di sistemi per la gestione e la protezione dei dati e delle informazioni (il 34,8% utilizza il cloud e il 29,4% garantisce la sicurezza delle informazioni affidandosi a sistemi di cyber sicurezza e business continuity).

Resta ancora timido il ricorso alle tecnologie abilitanti del Piano Impresa 4.0 (solo circa il 4%, per esempio, ricorre a soluzioni come i robot collaborativi per la manifattura avanzata o a sistemi di realtà virtuale e/o aumentata).

Sabrina Iadarola – 31 luglio 2018 – tratto da Italia Oggi

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