Gli sconti fiscali si possono ottenere presentando la dichiarazione dei redditi. Se per predisporre il modello dichiarativo ci si rivolge a un Caf o a un professionista, è necessario presentare tutta la documentazione necessaria al rilascio del visto di conformità. Se invece si adopera il modello 730 o Redditi Pf precompilato, occorre conservare la stessa documentazione (che andrà esibita, su richiesta, agli uffici dell’amministrazione finanziaria deputati al controllo) fino alla scadenza del termine per l’accertamento: quindi fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione stessa.

Quietanze e attestazioni

Per quanto riguarda la detrazione relativa alle spese scolastiche, bisogna essere in possesso delle ricevute o delle quietanze di pagamento con gli importi e il titolo della spesa. Se il pagamento non è effettuato direttamente alla scuola, ma a soggetti terzi, occorre anche l’attestazione dell’istituto scolastico da cui si rilevi la delibera di approvazione e i dati dell’alunno o studente.

Per la mensa scolastica, invece, è sufficiente la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestato al soggetto destinatario del pagamento, con la relativa causale e il nome e cognome dell’alunno. Quando i versamenti sono effettuati in contanti o con buoni mensa cartacei o elettronici, serve anche l’attestazione della scuola o del soggetto che ha ricevuto il pagamento, contenente l’ammontare della spesa e i dati anagrafici dell’alunno.

Per le altre spese, come ad esempio le gite scolastiche, i corsi di lingua, l’assicurazione della scuola e altri contributi destinati all’ampliamento dell’offerta formativa, le ricevute e le quietanze che provano l’avvenuto pagamento devono sempre riportare i dati dello studente. Qualora il pagamento sia invece effettuato nei confronti di soggetti terzi, è necessaria anche l’attestazione della scuola con la delibera di approvazione e i dati dello studente. In proposito, l’agenzia delle Entrate ha chiarito che tutte le attestazioni e le relative istanze utili a richiederle sono esenti dall’imposta di bollo, se indicano l’uso per il quale sono destinate. Già dallo scorso anno, infatti, non è ammessa l’integrazione dei documenti di spesa con i dati mancanti da parte del contribuente che intende fruire dello sconto fiscale.

Ricevute ed estratti conto

Le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado devono essere documentate dalla ricevuta del versamentobancario o postale da cui risulti anche il beneficiario. Se si utilizzano altri strumenti tracciabili come carta di credito, di debito o prepagata, è necessario anche l’estratto conto, intestato al beneficiario, della banca o della società che gestisce le carte. Nel caso in cui si adoperino assegni bancari o circolari o altri strumenti da cui non risultino i dati richiesti, è sufficiente farsi rilasciare dall’istituto una ricevuta contenente le generalità del donante e il carattere di liberalità del pagamento. Sono in ogni caso escluse dal beneficio le erogazioni effettuate in contanti.

Per le erogazioni in denaro destinate agli investimenti nelle scuole, il cosiddettoschool bonus, il decreto attuativo ha stabilito che devono essere versate all’entrata del bilancio dello Stato sul capitolo 3626, appartenente al capo XIII dell’entrata (codice Iban: IT40H0100003245348013362600). Nella causale va riportato il codice fiscale della scuola, la finalità dell’erogazione e il codice fiscale del donante. Mentre se il destinatario è una scuola paritaria, il bonifico va effettuato sul conto corrente bancario o postale intestato alla scuola medesima.

Certificati e scontrini

Non serve invece presentare la dichiarazione dei redditi per fruire del bonus strumenti musicali. Lo studente interessato, infatti, deve farsi rilasciare dal proprio istituto un certificato d’iscrizione “non ripetibile”, che attesti la sussistenza dei requisiti necessari (vale a dire essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi).

Questo certificato sarà consegnato al produttore o al rivenditore dello strumento che documenta la vendita mediante fattura o ricevuta fiscale o scontrino “parlante”, indicando anche il codice fiscale dello studente, il prezzo di vendita comprensivo del contributo e dell’Iva, nonché l’importo dello sconto concesso.

Luciano De Vico - 11 ottobre 2018 – tratto da sole24ore.com

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