Via libera alla misurazione della rappresentanza dei sindacati. Si parte con il settore industria (Confindustria), del quale verranno decretate «rappresentanti» le sigle sindacali in possesso di due indici al 50% più uno: il «dato associativo» (cioè la percentuale d'iscritti alla specifica sigla sindacale in rapporto al totale iscritti ai sindacati) e il «dato elettorale» (cioè la percentuale di voti ottenuti dalla specifica sigla sindacale nelle elezioni delle rappresentanze aziendali in rapporto al totale voti espressi). La rappresentanza del sindacato, di conseguenza, decreterà la «validità» dei Ccnl: quelli che è possibile prendere a riferimento per il calcolo dei contributi e ai fini del diritto alla fruizione delle agevolazioni normative e contributive. Al servizio raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati provvederà l'Inps in collaborazione con l'Ispettorato nazionale del lavoro per il dato elettorale. I datori di lavoro devono indicare su Uniemens, mese per mese, i dati dei lavoratori iscritti ai sindacati, specificandone la sigla. A stabilirlo, tra l'altro, è la convenzione siglata ieri tra Inps, Inl, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

La volta buona? La convenzione dà attuazione, con anni di ritardo, all'accordo tra le parti sociali del 10 gennaio 2014 (T.u. rappresentanza). Nella sostanza replica la convenzione già sottoscritta dagli stessi attori (escluso l'Inl) il 16 marzo 2015, poi scaduta senza produrre risultati; accoglie le novità dall'accordo del 4 luglio 2017 sul coinvolgimento dell'Inl. Quanto a finalità, la convenzione mira a garantire la misurazione della «rappresentanza» dei sindacati, ai fini dell'individuazione dei Ccnl genuini per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale. Secondo il Cnel, sono privi di rappresentanza circa 600 degli 868 contratti depositati (il 69%).

Rilevazione del dato associativo. Avverrà a cura dell'Inps tramite le denunce contributive mensili dei datori di lavoro (l'Inps ha già dettato istruzioni con la circolare n. 76/2015, sulla base della precedente convenzione). Il risultato è fornito dall'Inps entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello della raccolta dei dati.

Rilevazione del dato elettorale. Avverrà sempre a cura dell'Inps tramite comunicazioni degli ispettorati territoriali del lavoro effettuate direttamente sul sito internet (l'Inps metterà a disposizione un'apposita procedura). Ciascuno Itl, in particolare, dovrà caricare i dati elettorali relativi a ogni elezione di Rsu. Anche questo risultato è fornito dall'Inps entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di raccolta dei dati.

Il dato di rappresentanza. Entro il 15 maggio dell'anno successivo a quello della raccolta dei dati, l'Inps procede infine a calcolare gli indici (dato associativo e dato elettorale) per ogni Ccnl. Entro il 31 maggio comunica il dato finale di «rappresentanza» di ogni Ccnl con riferimento a ciascun sindacato. Il tutto è reso pubblico (ed efficace) entro il successivo 31 luglio.

Daniele Cirioli – 20 settembre 2019 – tratto da Italia Oggi

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