Il 16 dicembre 2019 è l’ultimo giorno per versare il saldo dell’Imu-Tasi: anche quest’anno, come in passato, l’adempimento non riguarda la prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di pregio. Vediamo di seguito le principali casistiche.

CASO A: SALDO PAGATO A GIUGNO
Se a giugno 2019 è già stato pagato il saldo bisogna solo verificare se l’aliquota pagata sia sempre la stessa a dicembre 2019. Questo perché i Comuni a volte pubblicano la delibera in ritardo. Quindi:

1) se l’aliquota è la stessa (ed è cosi nel 99% dei casi) fino a giugno del 2020 non è necessario fare nulla;

2) se l’aliquota invece non è la stessa è necessario calcolare e pagare la differenza. È infatti difficile il caso che si vada a credito perché vorrebbe dire che il Comune ha abbassato l’aliquota.

Come si controlla se l’aliquota è la stessa
1) si va sul sito del ministero e si legge la delibera comunale;
2) se invece la lettura della delibera risultasse complessa è possibile utilizzare il calcolatore Iuc del Sole 24 Ore. Ecco le istruzioni:
3) cliccare su Calcolo IMU + TASI; nella schermata che si apre inserisci il nome del Comune;
4) a questo punto si apre un menu a tendina; alla voce “Tipologia immobile” bisogna flaggare, per una seconda casa, su “Altri immobili”;
5) inserire la rendita catastale;
6) inserire l’aliquota del proprio Comune; in genere, nel calcolatore del Sole 24 Ore è presente l’aliquota aggiornata, ma se si vuole verificare la situazione è necessario posizionarsi all’inizio della pagina del calcolatore, dove compare la scritta ” Vuoi consultare le informazioni relative al tuo Comune?“; fare click sulla scritta e controllare anche qui la delibera Imu-Tasi 2019 e qual è l’aliquota;
7) inserire infine la quota di possesso, i mesi di possesso e gli altri dati richiesti. A questo punto si ottiene l’imposta dalla base o valore imponibile calcolata in automatico.

CASO B: A GIUGNO È STATO PAGATO SOLO l’ACCONTO

Il percorso è identico al controllo dell’aliquota del CASO A. Nella stragrande maggioranza dei casi si paga quanto pagato a giugno, quindi è sufficiente replicare l’F24 barrando saldo al posto di acconto.

CASO C: CASA COMPRATA NEL CORSO DELL’ANNO

I calcoli vanno rifatti comunque: il calcolatore Imu ne tiene conto considerando i mesi di possesso se in quel mese la casa è stata posseduta per almeno 15 giorni (articolo 9 Dlgs 23/11). Se la casa è stata comprata prima del 16 giugno, ed è stato versato un acconto, il 16 dicembre si pagherà per tutto questo secondo semestre. Se la casa è stata acquistata dopo il 15 giugno, si pagherà solo il secondo semestre, a saldo.

Come si paga l’Imu e dove
L’F24 si può compilare online sul sito della propria banca o si può pagare in versione cartacea in posta o in banca. Oppure con bollettino postale allo sportello o sul sito di Poste italiane.

Come compilare l’F24 sul calcolatore Imu online
Quando, usando il calcolatore IMU, si inserisce il nome del Comune appare il codice Comune (per esempio H501 per Roma, F205 per Milano, L219 per Torino) da riportare sull’F24. Poi bisogna aggiungere:
- una crocetta su saldo;
- il codice tributo: 3918 per la seconda casa;
- la rateizzazione: 0101;
- l’anno: 2019
- l’importo: il 50% (acconto) o il 100% (saldo) dell’imposta totale. In caso di acconto il saldo scade il 16 dicembre 2019.
Attenzione: nel calcolatore Imu è necessario calcolare un mese se in quel mese è stata posseduta la casa per almeno 15 giorni (art. 9 Dlgs 23/11).

Imu, come si arrotonda?
All’euro per difetto sotto 49 centesimi, all’euro per eccesso dai 50 centesimi in su.

Bronzo/S. Fossati - 05 dicembre 2019 – tratto da sole24ore.com

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