Niente più suggellamento della televisione come conseguenza della denuncia di cessazione del canone Rai. La procedura che rende inutilizzabile l’apparecchio con la chiusura in apposito involucro non sarà più possibile dalla data di entrata in vigore della legge di Stabilità. Il gettito della riforma del canone Rai, in bolletta elettrica a partire da luglio 2016, inoltre andrà solo in via eventuale alla Rai stessa. Gli introiti andranno, infatti, ad alimentare una serie di voci tra cui il nuovo fondo per garantire il pluralismo e l’innovazione dell’informazione di radio e tv locali. Mentre il tax credit per il cinema è pronto a un restyling con l’estensione dell’agevolazione anche per gli investitori esterni al settore cinematografico e televisivo.

Sono queste alcune delle novità approvate in commissione bilancio della Camera apportate con emendamenti del governo alla legge di Stabilità 2016.

Canone Rai. L’equivalenza utenza energia elettrica, abbonamento rai scompare come presunzione l’utilizzo dell’apparecchio e resta la sola detenzione. La dichiarazione per superare la presunzione andrà presentata all’Agenzia delle entate, direzione provinciale I di Torino, quella storicamente deputata alla gestione del canone tv e non come previsto in precedenza dall’Agenzia delle entrate competente per territorio. Inoltre non si dovrà presentare una autocertificazione ma attendere i criteri di una dichiarazione il cui modello sarà preparato dall’Agenzia delle entrate.

Un’altra correzione interviene sullo scambio di informazioni tra i soggetti che gestiranno il canone nella bolletta elettrica. Lo scambio dati tra diverse authority per stanare i furbetti del canone Rai non saranno limitati ai dati relativi alle famiglie ma a tutte le informazioni utili di cui le informazioni relative alle famiglie costituiscono una specificazione. Se da un lato restano immutate le disposizioni sulla riscossione e l’accertamento per il canone rai fuori dall’ambito familiare l’emendamento del governo specifica che dal primo gennaio non è più possibile la facoltà di presentare denunzia di cessazione dell’abbonamento per suggellamento, impacchettando il televisore e dimostrando in questo modo di non usufruire del servizio.

Cristina Bartelli - 15 dicembre 2015 – tratto da Italia Oggi

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