Certificazione unica 2016 più corposa. Secondo quanto precisato dal comunicato stampa delle Entrate di ieri, la nuova «Cu» fornirà all'amministrazione finanziaria più informazioni rispetto all'anno scorso e si tradurrà quindi in una semplificazione per i sostituti d'imposta poiché saranno sensibilmente ridotti i dati da inserire nel modello 770 semplificato. Due sono le bozze dei modelli pubblicate sul sito dell'Agenzia per quest'anno dei quali uno sintetico destinato a essere consegnato al lavoratore e uno ordinario che “raccoglie” le informazioni da inviare all'amministrazione finanziaria.

Così ad esempio nel nuovo modello «Cu» è prevista l'indicazione dei codici fiscali dei coniugi dei dipendenti, anche se non a carico, dettaglio che consente all'agenzia delle Entrate di confezionare una dichiarazione dei redditi precompilata più scrupolosa. Tra le altre novità va segnalata la possibilità per i sostituti di imposta di inserire nella certificazione unica, oltre ai dati previdenziali e fiscali Inps, anche quelli relativi a contribuzioni di diversa provenienza (come avviene, ad esempio, per medici e veterinari). In pratica, in presenza di più certificazioni per lo stesso assistito, il sostituto potrà conguagliare nell'ultima Cu tutti i redditi 2015 riferiti ai precedenti rapporti di lavoro.

Entra poi nella Cu (e nel 730) la liquidazione mensile del Tfr come parte integrante della retribuzione, prevista per i lavoratori dipendenti del settore privato con un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi. La quota mensile, precisano le istruzioni, non è rilevante ai fini della verifica dei limiti del reddito complessivo da considerare per beneficiare del bonus Irpef (articolo 13, comma 1-bis, del Tuir). Sono infine previsti campi specifici per la gestione delle somme residue delle deduzioni spettanti in caso di somme restituite al datore di lavoro, derivanti dalle certificazioni o dalle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti. La «Cu» 2016 conterrà, infine, i dati relativi alle somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi e le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi. I relativi dati andranno indicati nelle due apposite sezioni previste in chiusura del quadro della certificazione di lavoro autonomo.

Per quanto riguarda il quadro dei lavoratori autonomi va segnalato che la sezione, si arricchisce di appositi campi per accogliere i dati previdenziali. A tal fine sono istituiti appositi codici per identificare l'ente previdenziale che riceve i contributi (Enpam o Enpapi) nonché l'importo dei contributi dovuti e di quelli effettivamente versati. L'indicazione riguarderà in modo particolare i soggetti che hanno percepito utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza con apporto esclusivo di lavoro, le prestazioni di lavoro autonomo occasionale e quelle non esercitate abitualmente per le quali sussiste l'obbligo di iscrizione alla gestione separata Enpapi.

Nulla cambia, invece, da un punto di vista procedurale e a tal riguardo va ricordato che le «Cu» vanno inviate telematicamente all'agenzia delle Entrate entro il 7 marzo e consegnate al sostituito entro il 28 febbraio 2016. Entro il citato termine andranno trasmesse anche le certificazioni riferite ai cosiddetti soggetti non destinatari 730 che lo scorso anno avevano, invece, potuto godere della proroga e per il quali il termini ultimo di trasmissione era stato fatto coincidere con quello di invio del modello 770. Circa le modalità operative di trasmissione le istruzioni precisano che sarà possibile effettuare flussi telematici distinti anche nel caso di invio di sole certificazioni dati di lavoro dipendente qualora questo risulti più agevole per il sostituto d'imposta.

 Mario Cerofolini -5 dicembre 2015 – tratto da sole24ore.com

Altre notizie