L'occupazione in Europa cresce ma lentamente mentre l'Italia si piazza sopra la media Ue. L'Eurostat certifica che continua la lenta ripresa dei posti di lavoro: nel terzo trimestre di quest'anno e' aumentata nell'Eurozona dello 0,3% rispetto al periodo immediatamente precedente, mentre il progresso registrato nell'Ue a 28 paesi e' pari allo 0,4%. In entrambi i casi, il numero di occupati (229,8 milioni di persone di cui 151,5 nei paesi con la moneta unica) e' cresciuto rispetto allo stesso trimestre del 2014 dell'1,1%. Aumento trimestrale sopra la media per l'Italia (+0,4%) che arriva cosi' a una crescita degli occupati dello 0,9% in un anno. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker avverte che la crisi non e' finita. "Dal mio punto di vista, la crisi non e' finita", afferma davanti al parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo per ascoltare le sue considerazioni sul futuro dell'Eurozona. "Bisogna andare avanti con la nostra agenda di riforme e investimenti" e "dare piu' legittimita' e forza alle istituzioni comuni", aggiunge. Infatti, osserva durante il suo intervento, "molte persone restano senza lavoro e la ripresa e' ancora fragile". Secondo Juncker, "il parlamento europeo e' il parlamento dell'Euro, che e' un progetto politico e ha bisogno di una vigilanza politica di responsabilita' politica". Papa Francesco nel Messaggio per la 49esima Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il primo gennaio 2016 ha fatto un "pressante appello ai responsabili degli Stati a compiere gesti concreti in favore dei nostri fratelli e sorelle che soffrono per la mancanza di lavoro, terra e tetto". "Penso - continua il Pontefice - alla creazione di posti di lavoro dignitoso per contrastare la piaga sociale della disoccupazione, che investe un gran numero di famiglie e di giovani e ha conseguenze gravissime sulla tenuta dell'intera societa'. La mancanza di lavoro intacca pesantemente il senso di dignita' e di speranza, e puo' essere compensata solo parzialmente dai sussidi, pur necessari, destinati ai disoccupati e alle loro famiglie".

15 dicembre 2015 – tratto da Italia Oggi

Altre notizie