Il Garante privacy ordina a Facebook il blocco dell’uso dei profili fasulli sui social network e di rivelare al vero interessato tutte le informazioni dell’account falso. Arriva dal codice della privacy la tutela di chi vede il suo nome e i suoi dati utilizzati da impostori virtuali. E i tempi di risposta (pochi mesi) sono decisamente inferiori alla tutela del sistema giudiziario.
È quanto ha deciso l’autorità presieduta da Antonello Soro, con il provvedimento n. 56 dell’11 febbraio 2016, con il quale ha accolto il ricorso di un cittadino italiano nei confronti di Facebook Irlanda.
I profili di interesse del provvedimento sono due: il primo è la possibilità del Garante italiano di intervenire nei confronti di un soggetto estero, e questo sulla base della connessione con la collegata società di Facebook Italia; il secondo è il diritto di avere tutte le informazioni relative al falso account e il congelamento delle informazioni, per un unico fine e cioè la messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel caso specifico il titolare di un account Facebook è stato oggetto di minacce e sostituzione di persona da parte di un malintenzionato, che ha creato un falso account, utilizzando i dati personali e la fotografia della vittima, postata sul suo profilo.

Antonio Ciccia Messina - 12 aprile 2016 – tratto da Italia Oggi

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