Cinque strade per il fai-da-te. E la possibilità di delegare gli intermediari. Si avvicina la data di venerdì 15 aprile, a partire dalla quale sarà disponibile l’accesso alla dichiarazione precompilata 2016, che quest’anno non consisterà nel solo 730 ma anche nel modello Unico. L’utente sarà infatti guidato dal sistema a scegliere tra l’uno e l’altro, in base ai propri requisiti. Ma come accedere alla sezione dedicata del portale delle Entrate dov’è visualizzato il documento?

La prima opzione è usare il codice Pin dell’Agenzia, necessario per fruire dei servizi telematici di Fisconline. Il codice può essere richiesto sul sito o tramite la app delle Entrate, scaricabile dai principali store. In alternativa, ci si può recare con il documento d’identità presso qualsiasi ufficio territoriale, per compilare la richiesta di abilitazione (che può esser avanzata anche da un delegato munito di procura speciale). Quest’ultima soluzione consente, di fatto, di ottenere il codice in tempi più stretti, senza attendere l’invio postale che completa la richiesta telematica.

Si attende in ogni caso un’importante crescita delle domande e dei Pin attribuiti dalle Entrate, che l’anno scorso sono passati dai 3 milioni accertati all’esordio della precompilata ai 4,5 milioni di fine di luglio. Ma l’accesso alla dichiarazione può anche avvenire con il Pin dispositivo dell’Inps, tramite il sito dell’Istituto di previdenza. Verificate le credenziali, il sistema reindirizza infatti l’utente al portale dedicato dell’Agenzia: dove visualizzare e poi accettare, modificare o integrare il modello.

Un terzo percorso può essere intrapreso dai possessori di Smart card/Carta nazionale servizi. Ai quali, una volta inserita la carta nel lettore, e previa registrazione, il sistema fornisce subito il Pin e la password di accesso a Fisconline. Mentre i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che hanno aderito al sistema Noipa possono accedere con le credenziali dispositive tramite il portale Noipa.

La principale novità di questa edizione della precompilata (e quinta strada per l’accesso fai-da- te) è però rappresentata dall’arrivo del Sistema pubblico di identità digitale, che consente ai cittadini di accedere con un’unica “chiave” a tutti i servizi online delle Pa, compreso il 730 online dal 15 aprile. L’agenzia delle Entrate è una delle prime amministrazioni ad aderirvi. Chi vuol dunque optare per la Spid può richiedere l’identità digitale agli Identity Provider accreditati presso Agid, che al momento sono tre: Infocert, Poste, Tim. Nella seconda metà del 2016 - spiega l’Agenzia - il contribuente potrà collegarsi tramite Spid anche a Fisconline e avere accesso a tutti i servizi in rete: dalla consultazione del cassetto fiscale alla registrazione dei contratti di locazione, ai versamenti F24. L’obiettivo è adeguare al sistema di autenticazione, entro il 2017, anche altri servizi quali la banca dati catastale o il portale Entratel.

Oltre al fai-da-te, per l’accesso alla dichiarazione resta l’opzione (assai frequentata) del ricorso a datori di lavoro e intermediari: vale a dire i sostituti d’imposta (che hanno comunicato entro il 15 gennaio la volontà di prestare assistenza fiscale), i Caf e i professionisti. «Per poter delegare i centri di assistenza fiscale, il contribuente deve firmare un’apposita autorizzazione scritta e il consenso ai fini della tutela della privacy. Ovviamente, per la prima richiesta, occorre comunicare anche il reddito complessivo e il rigo differenza dell’anno precedente», precisa Stefania Trombetti, coordinatrice del gruppo fiscale della Consulta Caf. Ogni delega con la quale si autorizza il centro a prelevare i dati della precompilata, e il cui numero viene inserito nell’apposito registro, vale per un solo anno d’imposta. «Se dunque - osserva Trombetti - si vuol delegare il Caf a gestire la dichiarazione anche per l’anno dopo, in modo da velocizzare la pratica successiva, occorre firmare una seconda autorizzazione».

Dario Aquaro - 1 Aprile 2016 – tratto da sole24ore.com

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