Le famiglie italiane sono state colpite maggiormente dai bassi tassi d'interesse della Bce rispetto alle loro controparti tedesche e francesi.
E' quanto si legge da un report della Bce pubblicato oggi, che sembra voler ridimensionare le critiche di Berlino per la politica espansiva dell'Eurotower.
Nei mesi scorsi diversi esponenti politici tedeschi avevano infatti alzato la voce per dissentire dell'operato della Bce, specie dopo i nuovi stimoli di marzo, che a loro parere rischia di indebolire i risparmiatori tedeschi.
L'Istituto di Francoforte ha invece constatato che, dalla fine del 2008, le famiglie italiane hanno visto scendere in media il tasso di guadagno di almeno il doppio rispetto ai tassi sui pagamenti, "con un impatto negativo sui ricavi complessivi netti delle famiglie".
Per la Bce la ragione è che i risparmiatori italiani detengono un largo ammontare di asset fruttiferi e sono relativamente meno indebitati rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona. In Germania e Francia il crollo dei tassi di guadagno e dei pagamenti è stato invece equilibrato, ovvero i bassi tassi d'interesse hanno avuto un effetto minimo sul ricavi netti delle famiglie.
In Spagna invece i gruppi familiari hanno beneficiato dei bassi tassi, sia a causa degli alti debiti che per l'alta percentuale di prestiti legati ai tassi del mercato monetario, che si muove in linea con i tassi d'interesse della Bce.

14 giugno 2016 – tratto da Italia Oggi

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