La “tax compliance” si allarga alle fatture elettroniche: l’agenzia delle entrate incrocerà i dati delle fatture con le informazioni delle proprie banche dati e di quelle di altre pubbliche amministrazioni per favorire l’emersione della base imponibile secondo le disposizioni della legge n. 190/2014. L’esito di questi controlli “a distanza” sarà quindi comunicato ai contribuenti per permettere l’eventuale regolarizzazione spontanea. I soggetti che accetteranno di trasmettere telematicamente all’agenzia i dati delle fatture e dei corrispettivi, se vorranno beneficiare anche della riduzione di un anno dei termini di decadenza degli accertamenti, dovranno limitare l’uso del contante a 30 euro: i pagamenti ed incassi di importo superiore dovranno essere effettuati esclusivamente con carte di debito/credito, oppure con assegni bancari, postali o circolari non trasferibili.

Franco Ricca – 07 settembre 2016 – tratto da Italia Oggi

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