Una piccola area può essere legittimamente esclusa dalla Valutazione ambientale strategica (Vas) a condizione che non superi il 5% della zona di competenza.
Questo uno dei principi delle Conclusioni dell’Avvocato generale Juliane Kokott nella causa C 444/15 promossa da Italia Nostra contro la Regione Venero, presentate l’8 settembre scorso, davanti alla Corte di giustizia Ue.
Il casus belli, neanche a dirlo, è rappresentato dal piano attuativo che disciplina l’assetto localizzativo, gli usi, le volumetrie e le tipologie costruttive degli interventi, prevedendo la costruzione di 84 unità abitative, distribuite in 42 elementi edilizi (villette), aggregati in cinque organismi edilizi, per 24.990 mc su una superficie territoriale di 29.195 mq.
La commissione regionale riteneva che detto piano non fosse da sottoporre a Vas, in quanto, pur trattandosi di un piano per il quale le autorità amministrative avevano ritenuto necessaria una prima valutazione di incidenza, esso riguardava solo l’uso di piccole aree a livello locale, non produttive di effetti significativi sull’ambiente. La valutazione di incidenza veniva effettuata ai sensi della Direttiva Habitat.

Giorgio Ambrosoli – 10 settembre 2016 – tratto da Italia Oggi

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