Non si ferma la corsa delle tariffe:  negli ultimi 10 anni sono aumentate mediamente del 32,7%, a fronte di un'inflazione pari nel complesso del periodo al 15,1%. Il dato emerge da un'analisi condotta da Federconsumatori ed Adusbef, secondo cui il costo dei servizi incide sempre di piu' sul bilancio delle famiglie italiane: il peso, affermano le due associazioni dei consumatori, e' aumentato del 38% rispetto a 20 anni fa. La crescita piu' marcata nell'ultimo decennio e' stata quella delle tariffe dell'acqua (+88,2%), seguite da quelle dei rifiuti (+52,8%), dei pedaggi autostradali e dei parcheggi (+42,6%), dei trasporti ferroviari (+48,3%), dei servizi postali (+40,9%), dei trasporti urbani (+29,7%), dei taxi (+26,6%) e dell'energia elettrica (+18%). Unico dato in controtendenza e' quello della telefonia (-16%). Registra una crescita moderata, anche la tariffa del gas (+3,1%). "Nonostante la crisi e il concomitante calo del potere d'acquisto delle famiglie", sottolineano Adusbef e Federconsumatori, "alcune tariffe (acqua, pedaggi e parcheggi, trasporti urbani e ferroviari e servizi postali) sono aumentate in maniera piu' pesante rispetto alla fase pre-recessione. Questo denota come diversi fattori, tra cui il fatto che la concorrenza in alcuni settori non ha prodotto contenimento delle tariffe o non e' mai decollata, il peso sempre piu' forte della pressione fiscale e parafiscale (in particolare sulle bollette energetiche), la riduzione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti locali che a loro volta hanno scaricato i mancati introiti sulle bollette dei servizi a decisione locale, hanno portato ad un aumento insostenibile delle tariffe, contribuendo cosi' al grave impoverimento delle famiglie". L'aumento del costo dei servizi ha comportato anche un incremento della morosita' e delle richieste di sospensione delle forniture. I tassi di morosita', afferma lo studio, si attestano a 24 mesi al 4,5% delle utenze per le bollette dell'acqua, al 2,6% per le bollette del gas ed all'1,2% per quelle elettriche. Il credito delle societa' di recupero credito per le bollette energetiche, acqua e telefonia ammontava a 11,264 miliardi di euro nel 2014.

16 settembre 2016 – tratto da Italia Oggi

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