Nel 2016, il gettito dei tributi gravanti sul comparto immobiliare sarà pari a 50,8 miliardi di euro, così suddivisi: 9,2 di tributi reddituali (Irpef, Ires, cedolare secca); 22 di tributi patrimoniali (Imu, Tasi); 9 di tributi indiretti sui trasferimenti (Iva, imposta di registro, imposta di bollo, imposte ipotecarie e catastali, imposta sulle successioni e donazioni); 1 di tributi indiretti sulle locazioni (imposta di registro, imposta di bollo); 9,6 di altri tributi (Tari, tributo provinciale per l’ambiente, contributi ai Consorzi di bonifica). Sono le stime diffuse ieri da Confedilizia, la Confederazione della proprietà edilizia, che ha evidenziato come spicchi tra queste cifre la tassazione patrimoniale che, con Imu e Tasi, e nonostante l’eliminazione dell’imposizione sulla «prima casa», rappresenta un carico di quasi il 150% più alto di quello che era dato dall’Ici, in vigore fino al 2011.

Giovanni Galli – 21 ottobre 2016 – tratto da Italia Oggi

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