Nel periodo luglio-settembre 2016 le controversie tributarie pendenti (497.117) si sono ridotte di circa il 9,2%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a conferma di un trend positivo gia' iniziato dal 2012. Per la prima volta la giacenza scende sotto la soglia delle 500 mila unita'.
Lo rende noto il Ministero dell'economia e delle Finanze aggiungendo che nel trimestre considerato, le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio sono state 43.660, facendo registrare una lieve riduzione dei nuovi contenziosi (-0,98% pari a -432 ricorsi) rispetto allo stesso periodo del 2015. Le controversie definite sono state 52.777, con una riduzione delle decisioni del 5,61% (pari a -3.139 ricorsi) rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.
Le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (Ctp) sono risultate pari a 31.091 con un lieve calo dello 0,94%. I ricorsi definiti, pari a 42.476, evidenziano una riduzione del 6,75% rispetto all'analogo periodo del 2015. Gli appelli pervenuti alle Commissioni tributarie regionali (Ctr), nel periodo luglio-settembre 2016, pari a 12.569, registrano nel complesso un calo dell'1,09%. Il numero degli appelli definiti, pari a 10.301, e' sostanzialmente immutato rispetto al volume prodotto nello stesso periodo del 2015 (-0,60%).
Il volume complessivo delle nuove controversie complessivamente instaurate dall'inizio dell'anno mostra una riduzione rispetto al periodo gennaio-settembre del 2015 dell'8,33%; le definizioni diminuiscono del 3,23%. Per le Ctp la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore e' stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 1.743,74 milioni; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente e' stata di circa il 31%, per un valore di 917,90 milioni. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi e' stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 712,61 milioni.
Per le Ctr, invece, la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore e' stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 679,44 mln; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente e' stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 569,15 mln. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l'9%, per un valore complessivo di 197,71 milioni. 

20 dicembre 2016 – tratto da Italia Oggi

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