Nonostante il governo abbia cancellato con un decreto tutti i voucher per retribuire il lavoro occasionale, quelli previsti per pagare la baby sitter nell’ambito del bonus sostitutivo del congedo parentale sopravvivono. Questa la notizia comunicata dall’Inps oggi a seguito delle indicazioni arrivate dal ministero del Lavoro e dal Dipartimento politiche per la famiglia.

Dal 2013 le mamme possono rinunciare in tutto o in parte al congedo parentale (quello che si può utilizzare dopo i 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro) e ottenere in cambio un contributo fino a 600 euro al mese per un massimo di sei mesi con cui pagare l’asilo nido o la baby sitter. Nel primo caso i soldi vengono erogati direttamente dall’Inps alla struttura scelta, nel secondo la mamma ottiene dei voucher con cui pagare la persona che si prende cura del bambino o della bambina.

Il decreto legge 25/2017, approvato dal governo per evitare il referendum promosso dalla Cgil con cui si chiede l’eliminazione dei voucher, ha cancellato il lavoro occasionale, retribuito con i voucher, a partire dal 17 marzo, in teoria senza eccezioni. Infatti l’Inps, contattata dal Sole 24 Ore, il 23 aveva risposto che sarebbero stati erogati i voucher solo per le domande di bonus presentate entro il 17 marzo (si veda il link all’articolo sotto al titolo). Per quelle successive ci sarebbe stata solo la possibilità di richiedere il contributo per pagare l’asilo nido.

«Tenuto conto della risposta pervenuta oggi, 30 marzo, l'Istituto, che aveva già modificato la procedura in modo da consentire l’emissione dei soli voucher baby sitting, continuerà a erogare il beneficio con questa modalità».” (Inps)

Oggi, invece, l’istituto di previdenza ha comunicato che, a fronte dell’indicazione arrivata dal ministero del Lavoro e dal Dipartimento politiche per la famiglia, continuerà a erogare il bonus anche tramite voucher.

Matteo Prioschi - 30 marzo 2017 – tratto da sole24ore.com

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