E’ certo che l’invio delle fatture emesse e ricevute, attualmente previsto per il 16 settembre (che essendo un sabato slitta al 18), sarà rinviato per la terza volta. Il Dpcm che sancisce il differimento è in dirittura d’arrivo, fanno sapere dal ministero dell’Economia. A quanto risulta al Sole 24 Ore si stanno apportando le limature finali, poi il testo dovrà prima essere firmato dal ministro Padoan e poi passare alla firma del presidente del Consiglio.

È sul “quando” che girano voci diverse. Alla fine di luglio si dava per quasi certa una proroga al 30 settembre (che di fatto slitta al 2 ottobre essendo un sabato). Oggi invece le date che si vociferano come possibili sono almeno tre, perché si sono aggiunte quella di metà ottobre e quella di fine ottobre.

In merito alla prima data - che sembra comunque la più probabile - il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani ha già avuto modo di dire a fine luglio che «l’eventuale slittamento al 30 settembre non è sufficiente». Il motivo? Diversi professionisti stanno ricevendo in questi giorni i software aggiornati e la richiesta che i commercialisti portano avanti da tempo è quella di dare 60 giorni di tempo, una volta ricevuto il software.

L’obbligo di invio trimestrale delle fatture emesse e ricevute, introdotto dal Dl 193 del 22 ottobre 2016 e “sospeso” nel suo primo anno di applicazione, ha sollevato numerose proteste da parte della base della categoria, era infatti tra i motivi che hanno spinto i sindacati dei commercialisti ha indire uno sciopero poi rientrato anche perché l’obbligo trimestrale nel primo anno di applicazione è stato “congelato”. Ai commercialisti non è piaciuto il fatto che un adempimento prima annuale sia diventato trimestrale, con un aggravio di compiti su una una categoria che da tempo denuncia un aumento degli adempimenti cui non corrisponde un aumento dei compensi. Urge però trovare un punto di incontro sul primo invio, attorno a quale sono state sollevate diverse perplessità.

La data più probabile è il 30 settembre; è difficile immaginare una proroga alla fine di ottobre, quando andranno presentati il modello 770, il modello Irap e le dichiarazioni. La scadenza al 16 ottobre, avanzata dai commercialisti, consentirebbe più tempo per testare il nuovo programma - le case di software si aspettano a settembre un picco di richieste di assistenza - ma sembra anche questa poco probabile.

Si presume che non sarà oggetto di proroga la scadenza del 18 settembre per la trasmissione dei dati della liquidazione Iva dei mesi relativi al secondo trimestre 2017 mentre per il primo trimestre la trasmissione è stata effettuata entro il 12 giugno scorso. Forse già oggi si sapra la data definitiva. E se così sarà si sottolinea un segnale di novità, e cioè l’arrivo di una non in prossimità della scadenza ma con diversi giorni di anticipo.

Federica Micardi - 30 agosto 2017 – tratto da sole24ore.com

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