Le lettere di tax compliance supereranno quota 600 mila. E' la stima fornita dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in occasione di un'audizione di fronte alla commissione per la semplificazione. "Nei primi otto mesi del 2017 sono state inviate oltre 415.000 comunicazioni e si prevede di superare la soglia di 600.000", ha spiegato Ruffini, ricordando che si tratta di due tipi di comunicazioni: quelle inviate dopo pochi giorni dalla scadenza, per segnalare ai contribuenti, che non hanno presentato la dichiarazione nel termine ordinario, che hanno ancora 90 giorni di tempo per adempiere con lievi sanzioni e le segnalazioni relative a probabili errori e omissioni compiuti in fase di compilazione della dichiarazione che spiegano al contribuente come poter regolarizzare, avvalendosi delle sanzioni ridotte previste nei casi di ravvedimento.
Nel 2015, ha ricordato, "si e' passati da una fase di avvio, in cui alcune comunicazioni sono state predisposte manualmente, a una prima automazione del processo, con circa 300.000 comunicazioni inviate". Nel 2016, ha aggiunto, "sono state inviate oltre 403.000 comunicazioni, a fronte delle quali oltre 126 mila contribuenti hanno potuto regolarizzare la propria posizione, beneficiando di sanzioni ridotte previste nei casi di ravvedimento".  
Secondo Ruffini, il nuovo sistema delle comunicazioni Iva introdotto quest'anno hanno portato "criticità" e appesantito gli oneri a carico delle imprese. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate auspica che in futuro che interventi del genere siano programmati "con largo anticipo". "Non si possono non rilevare - ha detto - alcune criticità che devono essere affrontate per evitare che una semplificazione con positivi effetti per stimolare l'adempimento spontaneo possa essere opercepita, ed in realtà sia, un appesantimento degli oneri a carico delle imprese".
Secondo Ruffini "il nuovo obbligo introdotto nel 2017 per favorire la compliance ha comportato la sovrapposizione di adempimenti con scadenza nello stesso periodo dell'anno con conseguenti difficoltà delle imrpese e dei professionisti che hanno dovuto adeguare le loro procedure informatiche ed approfondire i loro dubbi operativi mentre era in scadenza la trasmissione della dichiarazione dei redditi. Questo ha determinato la richiesta di proroga degli adempimenti proprio a ridosso delle scadenze degli stessi". "Per evitare conflittualità nei rapporti con le imprese e professionisti - ha aggiunto - occorre programmare con anticipo interventi che producono rilevanti impatti accompagnando a misure come questa interventi di semplificazione".

Trend precompilata positivo, accettazione al 15%. La dichiarazione dei redditi precompilata "ha mostrato e mostra un trend in termini quantitativi e qualitativi indiscutibilmente positivi. Abbiamo registrato un incremento costante degli anni delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadini senza l'intervento di intermediari", ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, riferendo che "il tasso di accettazione 'no touch' e quindi senza modifiche è stimabile in una percentuale superiore al 15%". Percentuale, ha aggiunto, "che contiamo possa evolversi ulteriormente già nel 2018 grazie alla maggiore completezza degli oneri presenti nella dichiarazione e ad un attento monitoraggio della qualità delle banche dati".
Ruffini ha spiegato che "fino ad oggi le principali cause di variazione dei dati proposti con la dichiarazione precompilata, e quindi della loro non accettazione, sono imputabili a errori commessi nella trasmissione dei dati all'Agenzia, alla non disponibilità di dati puntuali su tutti i requisiti soggettivi che danno diritto alla detrazione o alla imputazione del reddito dei fabbricati. A quest'ultimo riguardo nonostante l'evoluzione delle banche dati catastali alcune informazioni riguardanti i traferimenti nel tempo purtroppo non risultano sempre correttamente registrate". 

Nel 2017 oltre 17 mila dichiarazioni di successioni telematiche. "Nel 2017 risultano prodotte telematicamente, al 4 settembre, poco piu' di 17.000 dichiarazioni di successioni". E' il dato fornito dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. "L'introduzione della dichiarazione di successione telematica - ha spiegato Ruffini - ha consentito una notevole riduzione degli adempimenti degli eredi. Infatti, integrando i servizi fiscali e quelli specificamente catastali, non e' piu' necessario presentare le domande di voltura presso gli uffici, in quanto il nuovo processo esegue automaticamente l'aggiornamento delle intestazioni catastali. Cio' ha determinato anche una rilevante razionalizzazione del lavoro amministrativo e un notevole risparmio di tempo per i contribuenti".
Ruffini ha infine annunciato una task force per semplificare i rapporti tra Fisco e cittadini. "E' mia intenzione istituire una sorta di task force in Agenzia che si dedichi a semplificare i linguaggi, le forme con cui ci rapportiamo a milioni di cittadini, e non soltanto agli intermediari fiscali", ha detto Ruffini sottolineando che in tema di dialogo, "l'Agenzia puo' e deve fare ancor meglio e di piu'. Semplificarsi significa anche eliminare inutili burocrazie e soprattutto rendere piu' comprensibile il linguaggio".

12 settembre 2017 – tratto da Italia Oggi

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